Disabilità e non autosufficienza: «2021 sia anno di svolta»

Martedì in Regione si torna a parlare del tema: «Ottimizzare le risorse anche in considerazione delle richieste dei cittadini». L’input delle associazioni per la giunta

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di Aila, Aniu, Un volo per Anna, Aucla, Afad, Auret, Anpvi, Agepi, Insieme per te, Dimensione autismo, Ruotabile, Noi cittadini, Casa famiglia Nocera Umbra, Auser Terni e X Fragile

Martedì 12 gennaio il consiglio regionale tenta di affrontare di nuovo il tema della disabilità e non autosufficienza. La nostra rete associativa da anni lotta in favore del pieno riconoscimenti dei diritti umani fondamentali delle persone con disabilità di tutte le età nonchè dei familiari che se ne prendono cura. Rappresentiamo i titolari dei diritti (persone minori, adulte ed anziane che necessitano di cure a attenzioni costanti, altresi è nostro interesse tutelare i caregivers familiari).

LA CRITICA DI FINE 2020: «CONDOTTA INQUALIFICABILE DELLA LEGA»

Nonostante i costanti tentativi di escluderci dai tavoli istituzionali apprezziamo la buona volontà del consiglio di continuare a garantire quel percorso di sana e concreta partecipazione. Le nostre associazioni non percepiscono finanziamenti pubblici, pertanto riteniamo di rappresentare in modo più efficace e credibile le istanze dei cittadini non autosufficienti, disabili e caregivers in tutte le sedi competenti.

L’assemblea legislativa della Regione Umbria si trova di fronte al compito nobile e inderogabile di garantire a tutti i cittadini la concreta possibilità di accedere all’assistenza indiretta, affinché questa possibilità non resti confinata a mere dichiarazioni di principio. Al tal fine è necessario ottimizzare tutte le risorse anche in considerazione delle crescenti richieste dei cittadini.

In quest’ottica è fondamentale evitare la costituzione di nuove strutture e burocrazie che finirebbero per drenare risorse altrimenti da destinare ad assegni di cura/sollievo e nuovi progetti di vita indipendente. Il faro che dovrebbe orientare l’azione del nostro legislatore regionale è evitare a tutti i costi la costituzione e il finanziamento di nuove strutture e burocrazie inutili e potenzialmente dannose.

La presa in carico è in capo ai soggetti deputati per legge. Se i referenti dei servizi sociali presso Asl e Comuni sono inadeguati ad affrontare questi nuove sfide nulla osta alla possibilità di implementare percorsi di formazione presso gli enti preposti. Occorre urgentemente garantire alle persone con grave disabilità minori e anziane le stesse opportunità che ora vengono offerte ai disabili gravissimi e ai beneficiari dei progetti di vita indipendente.

Gli anziani assistiti a domicilio, una parte considerevole dei 44.000 non autosufficienti umbri, possono contare solo ed esclusivamente su un assegno badante di appena 240 euro mensili. Non di rado gli stessi operatori che svolgono i servizi a domicilio esprimono crescente malcontanto su un modello organizzativo che non garantisce la giusta flessibilità.

Alcuni di loro vogliono esprimere il proprio potenziale professionale con modalità alternative. Modello quello dell’assistenza diretta che proprio in questo frangente comporta per tutti i soggetti coinvolti, utenti, familiari ed operatori un rischio maggiore di esporsi ad eventuali contagi. Con un assistente scelto e dedicato che segue un solo assistito le possibilità di contagio sono nettamente inferiori.

Funzionale al raggiungimento di una platea sempre maggiore di beneficiari è la costituzione di un fondo unico presso il quale far convergere tutte le varie fonti di finanziamento per la domiciliarità e l’autonomia. Un fondo unico al quale accedere per garantire strumenti essenziali al fine di arricchire e dinamicizzare il progetto personalizzato.

Nell’auspicio che il consiglio regionale condivida all’unanimità la mozione proposta dal consigliere Eleonora Pace e dal presidente Marco Squarta, nella speranza che la giunta regionale si adegui prontamente a quanto richiesto, auguriamo buon lavoro ai componenti dell’assemblea. Che il 2021 sia un anno di svolta e garanzia per tutti coloro che credono nel rispetto e la tutela dei diritti umani dei nostri concittadini più fragili.

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