«In Umbria prenderanno concretamente il via in autunno le azioni del programma ‘Dopo di noi’, che prevede una serie di interventi e servizi innovativi per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con risorse pari a circa 2 milioni di euro messe a disposizione dal ministero del lavoro e delle politiche sociali, tramite apposito fondo previsto dalla legge nazionale 112/2016». Sono le parole dell’assessore regionale alla salute Luca Barberini: giovedì mattina c’è stato un incontro con le dodici zone sociali dell’Umbria, delle federazioni e delle associazioni più rappresentative per definire il piano operativo.
In concreto Illustrate le procedure riguardanti gli interventi materiali che saranno realizzati dai Comuni: «In particolare – ha sottolineato Barberini – sono previsti percorsi di assistenza specifici e personalizzati, tesi a rendere la persona disabile il più autonoma possibile nella vita quotidiana, anche attraverso programmi di accompagnamento per la sua uscita dal nucleo familiare di origine. Verranno proposti interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative innovative, anche in co-housing, che riproducano soluzioni e condizioni abitative quanto più possibile proprie dell’ambiente familiare. Saranno promossi progetti per l’accrescimento della consapevolezza e lo sviluppo di competenze per la gestione della quotidianità. Verranno inoltre incentivate progettualità mirate alla valorizzazione della vita e degli impegni extradomiciliari e alla concreta espressione dei talenti e delle attitudini della persona, con specifico riferimento ai percorsi di accesso al lavoro, I beneficiari delle misure – ha chiarito l’assessore – sono persone con disabilità grave fra i 18 e i 64 anni, prive del sostegno familiare e con un Isee fino a 35 mila euro. L’individuazione degli stessi avverrà attraverso avvisi pubblici emanati da ogni zona sociale. I soggetti attuatori dei progetti ‘Dopo di noi’, cioè i fornitori dei servizi e degli interventi, in alcuni casi potranno essere individuati direttamente dalle persone con disabilità, mentre in altri si procederà attraverso avvisi pubblici rivolti ad associazioni temporanee di scopo o di impresa».
Civiltà L’assessore regionale ha evidenziato come «sia la prima volta che in Umbria vengono attuati interventi del genere a sostegno della disabilità, con risorse specifiche messe a disposizione dei territori per dare risposte concrete a chi si trova in una situazione di particolare fragilità e non può più contare, o non potrà più contare in un futuro prossimo, sulla protezione della famiglia. L’Umbria è stata una delle prime Regioni a recepire la legge sul ‘Dopo di noi’, approvata dal Parlamento nel 2016 dopo anni di vuoto normativo in un ambito così delicato. Una legge di civiltà, tesa a contribuire e a promuovere la massima autonomia possibile e la piena realizzazione delle persone con disabilità, dando maggiori certezze ai familiari circa il futuro dei propri cari in difficoltà».