Discariche abusive, ecco lo sconforto tour

Nel perugino si moltiplicano le segnalazioni delle forze dell’ordine. Ma c’è anche chi si oppone alla sconfortante invasione di immondizia

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Perugia, Corciano, Assisi, Santa Maria degli Angeli, ma anche le zone del lago, da Torricella a Castiglione: il ‘tour della monnezza’ per le strade della provincia perugina, attorno al capoluogo, si arricchisce ogni settimana di una nuova tappa.

‘Sconforto tour’

A compierlo un gruppo di ragazzi residenti in zona, riuniti nel ‘Movimento dello Sconforto Generale‘. Trascorrono le loro domeniche e i loro giorni di riposo ripulendo pezzi di territorio a loro cari. All’inizio attorno ad Assisi, poi il movimento si è allargato e si è arrivati a ridosso del capoluogo e fino al lago, dove – zona Torricella – è stato trovato di tutto: perfino pneumatici di trattore nelle acque del Trasimeno. Il ‘modus operandi’ dei ragazzi del ‘Movimento’ è molto poco teorico e assai pragmatico: poche proteste, poche iniziative eclatanti, ma solo fatti. Guanti, stivali e tanta buona volontà per ripulire a poco a poco le aree individuate: «La mia terra non si tocca – scrive Alex – e vi giuro che il vizio ve lo tolgo, poco a poco». Con lui alcuni amici (sempre di più negli ultimi tempi), qualche bambino e anche un cane. Unica concessione alla visibilità: una pagina facebook, dove vengono documentate le varie tappe dello ‘Sconforto tour’.

Rifiuti industriali a Castelnuovo

L’ultima tappa, a Castelnuovo di Assisi, ha portato anche a una denuncia formale: Alex e i suoi amici hanno trovato una mega discarica di rifiuti non domestici – edili e industriali – dai quali non è difficile risalire ai responsabili dello sversamento; agli ‘zozzoni’, ai ‘disgraziati’ come li chiamano loro. «Qui è un disastro ambientale creato da pochi e che tutti paghiamo. Oltre alle valige sicuramente rubate c’era un’infinità di cumuli di rifiuti, probabilmente scaricati da aziende che hanno fatto dei lavori non molto distante da qui. Abbiamo comunque trovato dei documenti e degli indirizzi ed ora parte l’indagine per arrivare a denunciare i colpevoli».

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Telecamere nascoste

Ultimamente, l’azione si è spostata sulla prevenzione. Alex e i suoi si sono industriati con telecamere nascoste, posizionate su punti in cui in genere agiscono gli ‘zozzoni’. E in uno dei video pubblicati si vede appunto un motociclista intento nella disciplina del ‘lancio del sacchetto in corsa’, che potrebbe essere addirittura inserita fra quelle contemplate dal Cio per le Olimpiadi.

Sconforto tour: la fotogallery

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