Dissesto Terni: altri 28 rifiuti di creditori. Accantonamento da 7,7 milioni di euro

Pagamento debiti e procedura semplificata: numerose le transazioni non accettate. Nella massa passiva valevano oltre 15 milioni

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di S.F.

Decine di rifiuti e necessità di ulteriore, corposo maxi accantonamento. Prosegue l’opera dell’Organismo straordinario di liquidazione del Comune di Terni nell’ambito del dissesto e della procedura semplificata per il pagamento dei numerosi creditori con palazzo Spada: la presidente dell’Osl Giulia Collosi ed Eleonora Albano – out nella circostanza Massimiliano Bardani – hanno firmato il documento che aggiorna il quadro delle proposte transattive non andate a buon fine. La cifra in ballo è bella sostanziosa.

IL PRIMO ACCANTONAMENTO DA OLTRE 5 MILIONI DI EURO PER I RIFIUTI
I DEBITI DA LIQUIDARE CON STRALCIO
L’OSL E IL PIANO DI ESTINZIONE

L’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Oltre 15 milioni di euro

Nel 2022 c’erano già stati due accantonamenti per un totale vicino ai 6 milioni di euro e ora c’è bisogno di aggiornare il quadro. Motivo? Semplice, ulteriori ventotto creditori non hanno accettato la procedura semplificata per avere ciò che gli spetta: come noto, con il sì, scatta il pagamento del 60% rispetto al totale. Non a tutti sta bene. «L’importo complessivo ammesso alla massa passiva – viene specificato – dei crediti in questione, decurtato della quota parte afferente a fondi vincolati, gestiti separatamente nell’ambito della gestione straordinaria di liquidazione, ammonta a 15.516.661 euro». La conseguenza – lo prevede la normativa – è che a causa dell’esito negativo delle transizioni l’Osl ha effettuato un altro accantonamento da 7,7 milioni di euro (sottoposto a vincolo di destinazione), ovvero il 50% del dovuto. Ora la palla è in mano all’ufficio bilancio di palazzo Pierfelici.

 

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