Droga fra i giovani: «Parte una battaglia da affrontare insieme»

Il capo della polizia Franco Gabrielli alla ‘Comunità Incontro’ per l’iniziativa organizzata dal questore di Terni. Nell’esempio di Roberto Antiochia

Condividi questo articolo su

Una struttura totalmente dedicata ai minori, ai «tanti, troppi giovani che si perdono nel tunnel delle dipendenze e che purtroppo le percentuali ci dimostrano essere in crescita» in ricordo di Flavio Presuttari e Gianluca Alonzi, i due giovanissimi ternani scomparsi nel sonno lo scorso 7 luglio a Terni. Ad annunciarne la realizzazione è stato mercoledì il capo struttura della Comunità Incontro Onlus, Giampaolo Nicolasi, in occasione della presentazione del progetto promosso dalla polizia di Stato di Terni ‘#scegilastradagiusta, Giornata per la legalità ed il valore della vità – l’esempio di Roberto Antiochia’. A Molino Silla anche il Capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, il prefetto Franco Gabrielli.

I valori

Il progetto coinvolge anche i Comuni di Terni e Amelia, l’Anci, la Comunità Incontro e l’Unione scolastica provinciale: «Un onore nonché una grande responsabilità per la Comunità Incontro Onlus accogliere mercoledì mattina – le parole di Nicolasi – a Molino Silla il prefetto Franco Gabrielli ed ospitare nelle nostre strutture la Giornata per la legalità. Per noi aver fatto da cornice a #sceglilastradagiusta e alla celebrazione della figura di Roberto Antiochia, è stata l’occasione per ribadire i profondi valori sociali che ci legano al territorio e alle istituzioni locali, con le quali da sempre dialoghiamo e collaboriamo per affermare la legalità e il valore della vita».

GABRIELLI VISITA LO STABILIMENTO AST DI TERNI

L’annuncio

Viviamo – prosegue Nicolasi nel parlare dell’iniziativa – «una fase difficile, ancor più complicata dall’emergenza sanitaria ed ora più che mai è indispensabile che tutte le forze del territorio facciano squadra per far sentire il loro impegno. Dal nostro canto, come realtà terapeutica – anche a seguito della tragica morte di Flavio e Gianluca e in loro ricordo – abbiamo deciso di rafforzare il nostro intervento e di aprire a breve a Molino Silla una struttura totalmente dedicata ai minori. Ringraziamo sentitamente il questore di Terni Roberto Massucci e la polizia di Stato per averci coinvolto in questa emozionante giornata ed anche nel progetto di ‘prossimità’ #DiverTIAMOCI, da poco conclusosi, che nelle scorse settimane ha portato la Comunità Incontro – e i suoi ragazzi – nel cuore della movida ternana per sensibilizzare i giovani sul rischio droga e dipendenze. Grazie infine al prefetto Gabrielli – conclude – per le parole di condivisione che ci spingono con forza a proseguire nel nostro lavoro. La Comunità Incontro sarà sempre testimone della legalità e camminerà al fianco delle istituzioni per assicurare il proprio supporto nelle attività di prevenzione ed assistenza. Ed è così che continuerà e si rinnoverà giorno dopo giorno l’opera di don Pierino Gelmini».

Tanti contenuti importanti

La giornata, organizzata dalla questura di Terni, ha visto numerosi interventi autorevoli, oltre a quello del prefetto Gabrielli. In testa il questore Roberto Massucci, il prefetto di Terni Emilio Dario Sensi, il procuratore della Repubblica Alberto Liguori, il sindaco di Terni Leonardo Latini, quello di Amelia Laura Pernazza, la responsabile del Centro nazionale dipendenze dell’ISS Roberta Pacifici e i giovani – tre le testimonianze nel corso della mattinata – che stanno seguendo il proprio percorso nella Comunità Incontro. Spazio importante è stato dedicato alla figura di Roberto Antiochia – presente in platea il fratello Alessandro -, con la proiezione del docufilm realizzato dalla questura ternana e che vede come attore, nel ruolo del valoroso agente morto a 23 anni il 6 agosto del 1985 a Palermo, l’agente della squadra Mobile di Terni Stefano de Majo. Una proiezione salutata, al termine, da un lungo e commosso applauso e da una standing ovation. Questa la riflessione del prefetto Gabrielli su Roberto Antiochia: «Nei momenti di difficoltà invece di percorrere la scorciatoia, invece di immaginare che ci sia una modalità con la quale è più facile dare le risposte ai tanti interrogativi e alle tante mancanze che ognuno di noi vive, allora pensiamo a Roberto e a tutti quelli che nel nostro paese hanno saputo scegliere da che parte stare, hanno scelto la strada giusta e soprattutto l’hanno percorsa come è giusto che debba essere».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli