E45: «Pedaggio a tutti i Tir extraregionali»

Lo chiede il M5S per l’utilizzo del tratto dell’Umbria

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Barriere. Non fisiche, ma virtuali. In grado di tenere sotto controllo il passaggio dei grandi camion che percorrono il tratto umbro della E45 e con queste ‘fare cassa’. Soldi da utilizzare per migliorare le condizioni della strada e, magari, pure per iniziative tese a ridurre i problemi ambientali.

L’inquinamento Il consigliere regionale del M5S, Andrea Liberati, la mette giù piatta: «Nel momento scoppia uno scandalo di portata planetaria quale quello Volkswagen; e in cui contemporaneamente emergono grossi dubbi sull’effettiva utilità dei filtri antiparticolato diesel, con indagini avviate al riguardo proprio in Umbria, male non sarebbe se il presidente della Regione, Catiuscia Marini, proferisse verbo, quantomeno nell’ambito delle sue competenze».

I ‘bisonti’ E qui il consigliere regionale introduce il tema: «Sappiamo da dati Anas qualcosa che non sorprende: il traffico pesante extraregionale che ingabbia l’Umbria, ridotta a generoso corridoio, si connota come un flusso di Tir non soltanto ben al di là della capacità sopportabile dall’infrastruttura, ormai in permanente emergenza manutentiva e a voler tacere in questa sede delle appaltopoli individuate dalla Magistratura: questo flusso di Tir è soprattutto mediamente più antiquato rispetto a quello in transito lungo la A/1. In casa nostra ci ritroviamo così una strada semi-distrutta, ma pure un quotidiano carico di inquinanti suppletivo». Perché, dice Liberati, «tutti gli osservatori, anche dopo la vicenda VW, sono concordi nel valutare un inquinamento comunque maggiore di circa dieci volte in termini di No(x) e di particolato da parte di un Tir omologato Euro 3 rispetto a uno immatricolato nel 2013».

La proposta Da qui, la proposta del consigliere regionale del M5S: «L’Anas installi allora sistemi free flow e faccia pagare il transito alle migliaia di Tir extraregionali che ogni giorno usano la nostra regione soltanto per evitare la A/1: con quei denari potremmo ridurre il flusso dei medesimi ‘bisonti’, salvare vite, rispettare meglio l’ambiente e iniziare a sistemare la superstrada. E’ un assoluto non-sense – dice Liberati – aver trasformato la E/45 in una camionabile. Quando cambieremo tutto? Dio non voglia che, come spesso accade in Italia, occorra attendere l’incidente del notabile di turno. Provvediamo dunque subito».

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