Elezioni politiche 2022, il M5S: «Siamo gli unici a smuovere il Paese»

Presentati i candidati. Le ‘bandiere’ sono reddito di cittadinanza e Bonus 110%: «Hanno portato grandi benefici»

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«L’unica proposta alternativa e al tempo stesso coerente. Scegliere il M5S significa scegliere di stare dalla parte giusta». Così il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle in Umbria, Thomas De Luca, ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei candidati alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. Una lista selezionata attraverso la partecipazione attiva degli iscritti tramite il voto online delle ‘parlamentarie’. «La politica della destra legata a logiche estrattiviste che sta mettendo in ginocchio la regione, non può essere la soluzione per il governo del paese» ha ribadito De Luca.

I candidati

Nel collegio plurinominale della Camera sono candidati Emma Pavanelli, Andrea Liberati, Angelica Trenta e Gino Di Manici Proietti. Mentre Raffaella Brunozzi e Rodolfo Rughi sono i candidati nel collegio plurinominale del Senato. Per quanto riguarda i collegi uninominali, al Senato il candidato del M5S in Umbria è Federico Pasculli mentre alla Camera sono candidate Ilaria Gabrielli nel collegio Umbria 1 e Alessandra Ruffini nel collegio Umbria 2.

Pavanelli: «Completato l’80% del programma presentato nel 2018»

Capolista nel collegio plurinominale della Camera è Emma Pavanelli, attualmente senatrice della Repubblica, membro della commissione permanente ambiente e territorio, segretaria d’ufficio di presidenza e commissaria nella commissione contro odio e discriminazione, nonchè membro della commissione bicamerale affidi e casa famiglia. «In quattro anni di governo, in condizioni non semplici, abbiamo portato a termine l’80% del programma presentato nel 2018. Il codice rosso, la stabilizzazione dei precari attraverso il decreto dignità, la legge salvamare, il superbonus 110% che ha permesso a un intero settore come l’edilizia di ripartire creando lavoro, economia e riducendo le emissioni di CO2. Grazie a Giuseppe Conte – ha concluso la Pavanelli – anche la nostra regione può investire parte dei 209 miliardi del Pnrr».

Brunozzi: «Bollette e crisi energetica le emergenze»

Capolista nel collegio plurinominale del Senato è Raffaella Brunozzi, esperta di progettazione, gestione e rendicontazione di progetti europei con esperienza pluriennale nei servizi di consulenza alle imprese su finanza agevolata e internazionalizzazione e nello studio e analisi di bandi e progetti di finanziamento per le aziende. «Sono una mamma e una cittadina che non ha mai avuto ruoli politici ma che la politica la vive tutti i giorni. Il problema urgente sono bollette e crisi energetica. Nel programma del M5S ci sono misure come l’eliminazione dell’Irap, il taglio del cuneo fiscale, il rafforzamento del fondo di imprenditoria femminile, incentivi per imprenditoria giovanile, sburocratizzazione delle start up, sostegno del fondo centrale di garanzia per dare liquidità alle imprese».

Di Manici Proietti: «Assunzioni e stabilizzazioni nel mondo sanitario»

Il cardiochirurgo Gino Di Manici Proietti, membro del consiglio di amministrazione dell’istituto zooprofilattico sperimentale Umbria-Marche, è candidato nel collegio plurinominale della Camera: «L’accesso alla sanità è troppo complesso e non è uniforme in termini di qualità su tutto il territorio regionale. Nella sua esperienza di governo il M5S ha portato a termine 40 mila assunzioni, stabilizzato circa 20 mila giovani medici precari la maggior parte dei quali specializzati, abolito il superticket, istituito la legge di contrasto alla corruzione nel settore medico e il Registro nazionale dei tumori a cui purtroppo alcune regioni, tra cui l’Umbria non si sono uniformate. Cosa serve fare nei prossimi anni? Completare assunzioni e la stabilizzazione dei precari, aumentare la retribuzione del personale sanitario e riconoscere il lavoro usurante, bisogna intervenire con misure a sostegno della disabilità, malattie degenerative, azzardopatie. La riforma dell’articolo V della Costituzione perché la riforma Bassanini ha purtroppo delegato alle regioni l’indirizzo sanitario e questo ha portato a 21 sistemi sanitari diversi, con diversi servizi erogati e diversa distribuzione dell’alta specialità. Tutto questo compromette il principio della sanità uguale per tutti. Inoltre siamo contrari al numero chiuso nella facoltà di Medicina che strozza l’ingresso di giovani dotati di grande passione».

Pasculli: «Superbonus e reddito di cittadinanza, misure fondamentali»

Nel collegio uninominale del Senato il candidato è Federico Pasculli, perito informatico al secondo mandato da consigliere comunale a Terni dove ricopre l’incarico di capogruppo e dal 2021 consigliere provinciale: «Sono l’esempio di come ogni cittadino può entrare in politica e dare il suo contributo. Sono orgoglioso di appartenere a una forza politica coerente e che mette in atto ciò che promette. Il Superbonus 110%, tanto ostacolato da Draghi, ha portato quasi 700 milioni di investimenti in Umbria, ha permesso a 50 mila imprese di scongiurare il fallimento e ha contribuito alla crescita del 6,6% del Pil. Il reddito di cittadinanza ha tolto un milione di persone dalla povertà. Questo significa che la nostra forza è la coerenza del programma e delle idee. Temi come acqua pubblica e comunità energetiche sembravano visionari, ma oggi tutti ce li copiano».

Gabrielli: «Gli unici a smuovere la staticità del paese»

Candidata nel collegio uninominale della Camera dei Deputati Umbria 1 è Ilaria Gabrielli, già consigliera comunale a Città della Pieve, educatrice ed operatrice socio sanitaria addetta alla cura e all’assistenza individuale di persone in difficoltà: «Se il Movimento 5 Stelle non avesse fatto la legge anticorruzione o il reddito di cittadinanza, di cosa parlerebbero gli altri? Siamo l’unica forza politica che smuove la staticità del paese. Sono temi scomparsi da tutte le altre agende politiche che non si curano della lotta quotidiana di persone che lavorano per avere una vita dignitosa e non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Nessuno condivideva con noi il bisogno della legge sul salario minimo, oggi in campagna elettorale sono tutti d’accordo. Vedremo il 26 settembre chi sarà coerente».

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