Elezioni Terni, FI sul carro Masselli: «Spalanchiamo porte. Lui non divide»

Lunedì conferenza di Forza Italia per lanciare la campagna elettorale: «Vogliamo una rappresentanza qualificata»

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«Il centrodestra è unito a livello nazionale e doveva esserlo anche a livello locale. Così è stato, oggi è una giornata positiva. Spalanchiamo porte e finestre per qualificare la rappresentanza di FI, non siamo un partito chiuso. Orlando sa ascoltare, è pacato e cerca di unire piuttosto che dividere. Un sindaco deve avere queste caratteristiche». Sono alcuni degli spunti ‘narrativi’ dell’onorevole di Forza Italia, Raffaele Nevi, lanciati lunedì mattina in largo dei Banderari per esporre le motivazioni dell’appoggio al candidato a sindaco della coalizione Masselli (FdI). Nei paraggi non si è fatto notare nessuno della Lega.

La conferenza

La ‘quadra’, Latini e il richiamo su Acea

Forfait del coordinatore regionale FI Andrea Romizi e collegamento da remoto del senatore Maurizio Gasparri (responsabile nazionale degli Enti locali FI), per il resto tutti presenti in massa i rappresentanti del partito. In loco anche diversi esponenti di FdI, tutti chiaramente al seguito di Masselli. «Una giornata positiva, la ‘quadra’ è stata trovata’ e siamo qui per partire», ha esordito Nevi. «Abbiamo grandi possibilità e stiamo lavorando ad una lista più forte possibile: occorre coinvolgere la parte sana della società, professionisti, piccoli e medi imprenditori. Possiamo organizzare meglio la macchina amministrativa e sul tema spesso ci siamo confrontati con Masselli che, fino a cinque anni fa, non conoscevo. Quello che è successo in questi due-tre mesi è un patrimonio che ci possiamo portare dietro, ci servirà per proseguire il lavoro. Certamento Orlando non dobbiamo lasciarlo solo». Da Nevi parole di ringraziamento – chissà cosa ne pensa l’avvocato – per il sindaco uscente Leonardo Latini: «Una persona che ha dimostrato di avere a cuore l’interesse della città. Ora chiediamo di spingere al massimo». Valeria Alessandrini in pole per l’eventuale ruolo di vicesindaco. E Lucia Dominici: «Ne parleremo solo dopo le elezioni come sempre si fa». Non è mancato un passaggio chiave dei quattro anni e mezzo di ‘regno’ Masselli a bilancio e partecipate: «Abbiamo saluto positivamente la partership con Acea. Però chiediamo un’attenzione ed un impegno per le aziende fornitrici. Sono il tessuto produttivo della città e danno occupazione alle famiglie ternane». Per Nevi «c’è bisogno di una Terni più liberale e meritocratica». Eleonora Pace (FdI) ridacchia.

Bruschini

La scelta confacente e la situazione complessa

In loco anche il coordinatore provinciale FI, Sergio Bruschini: «In questo momento di difficoltà del centrodestra, Forza Italia ha mantenuto il punto per l’unità. Abbiamo optato per la scelta più confacente allo sviluppo della città». Il coordinatore comunale Edoardo Albert ha parlato invece di una «scelta determinante da parte della Lega». A seguire è brevemente intervenuta la presidente della Provincia (sempre in quota FI) Laura Pernazza: «Quando siamo andati insieme, abbiamo sempre vinto. E ora ci sono tanti fondi Pnrr da mettere a terra». Poi il senatore Gasparri: «C’è stata una situazione complessa ed a tratti faticosa, in politica può capitare. E si è aperto un dibattito nel centrodestra. Non senza fatica e discussioni siamo arrivati a chiudere, spero che tutti seguano con convinzione perché serve unità. FI si è comportato in maniera saggia».

Masselli

Masselli, la rivoluzione che non c’è stata e la carreggiata

Ultima parte per il candidato a sindaco, 56 anni da compiere il prossimo 28 luglio e nella prima mattinata protagonista di un colloquio – uno dei tanti del frenetico periodo – con il presidente di Umbria Energy Carlo Alberto Befani: «Indubbio il ruolo di FI per questa partita decisoria. Grazie ai consiglieri uscenti di FI, Ferranti – il particolare elogio – ha dato un contributo essenziale per la calendarizzazione degli atti. Negli anni precedenti, sebbene avessimo la forza di essere una grande coalizione, anche di governo, non siamo riusciti a portare a casa il risultato di essere rivoluzionari sul territorio. Non vogliamo correre il rischio di essere reazioni, vogliamo sovvertire gli ordini per andare avanti. Se questo convoglio si avvia alla stazione della vittoria, è vero che deve avere un carattere di eccezionalità. Avrà una guida a destra ma deve occupare buona parte parte della carreggiata. Da soli non si fa nulla. Questa costruzione del pensiero moderato deve essere fatta percepire alla città: forse negli anni passati non siamo stati attrattivi per quella parte di centro che si alleava a sinistra. Quelle persone vogliono fare uno scatto d’orgoglio. Andiamo a prenderci la città, soprattutto in quegli ambienti che ci consentono di occupare quella parte della carreggiata che, altrimenti, sarebbe presa da qualcun altro. Auspico che riusciremo ad intercettare quel 50% più un voto, già il 15 maggio pomeriggio». Si vedrà.


VIDEO – NEVI, LATINI E L’APPOGGIO A MASSELLI

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