Sono stati arrestati in due, entrambi pregiudicati e cittadini tunisini di 46 e 34 anni, da tempo residenti a Città di Castello, accusati di aver venduto una dose letale ad un eroinomane tifernate di 44 anni nel luglio del 2014.
Le indagini Ci sono voluti mesi ai carabinieri per risucire a ricostruire come e chi aveva venduto la dose letale, fin da subito le indagini si sono riversate su due extracomunitari già noti alle forze dell’ordine per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini dei Carabinieri, fatte di interrogatori e pedinamenti, hanno delineato in modo circostanziato, le responsbilità dei due tunisini in ordine a numerosi episodi di spaccio di eroina ai tossicodipendenti del posto, tra cui la dose risultata fatale per il 44enne.
I Particolari È emerso che A.C.B., di 46 anni, era un fornitore abituale della vittima e che l’eroina da lui venduta era verosimilmente di scarsissima qualità, tanto è vero che in diverse occasioni l’italiano si era sentito male dopo averla assunta. Il 34enne M.W., anch’egli ritenuto essere abituale spacciatore, era in contatto con A.C.B. tant’è che in alcune occasioni vendeva lo stupefacente anche ai clienti del suo “collega”, quando questi era impossibilitato. Secondo l’ipotesi investigativa sarebbe stato proprio M.W., tra l’altro sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, a vendere la dose poi risultata fatale.
L’arresto I due sono stati subito raggiunti da un’ordinanza di custorida cautelare in carcere e sabato è partita l’operazione dei carabinieri: A.C.B. è stato individuato e tratto in arresto per le vie di Città di Castello, mentre ad M.W. l’ordinanza è stata notificata presso il carcere di Terni dove si trovava già ristretto da alcuni mesi per un precedente arresto. Le accuse sono, a vario titolo, spaccio di stupefacenti continuato, lesioni personali, omicidio colposo, morte come conseguenza di altro reato e violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza.