La storia nasce nel 2015 in un nightclub di Terni e ruota attorno a dei soldi – 9 mila euro quelli stimati dagli inquirenti sulla base delle denunce sporte – che una entreneuse 41enne campana avrebbe ricevuto da un cliente, 36 enne di Amelia. Quest’ultimo รจ finito a giudizio di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale, insieme ad altre tre persone, per estorsione. Lo stesso, unitamente ad un altro ternano di 35 anni difeso dall’avvocato Luca Leonardi, รจ accusato di lesioni personali aggravate.
Le versioni Secondo la donna, che insieme al suo compagno al tempo dei fatti – 28enne pregiudicato reatino – aveva denunciato la vicenda, il cliente (abituale frequentatore del locale) si era convinto che la stessa, drink dopo drink, si fosse innamorata di lui. Quando si รจ reso conto che la sua era una speranza e basta, aveva preteso indietro tutti i soldi a lei versati per le consumazioni e le ‘chiacchierate’ nel locale, con metodi decisamente pesanti. Minacce portate fin sulla porta di casa, insieme a due rumeni e al ternano 35enne sopracitato, un’aggressione fisica al compagno e, in generale, insistenze condite anche dal possesso di armi da fuoco. Uno scenario da ‘Gomorra’ in salsa ternano-amerina.
Ben diversa la versione del principale imputato che sostiene, invece, di essersi ‘svenato’ pur di dare una mano all’entreneuse che, con il tempo, si era aperta confidando problemi personali ed economici ed ottenendo da lui un prestito di 9 mila euro, mai restituito. Secondo l’uomo – incensurato e assistito dall’avvocato Arnaldo Sebastiani – non รจ stata mai messa in atto alcuna condotta estorsiva nรจ tantomeno minacciosa o violenta. A decidere sarร il tribunale. La prossima udienza รจ stata fissata per il 26 giugno.