Export Umbria: balzo in avanti di 7 milioni

Solo abbigliamento e maglieria rappresentano il 64% del mercato verso Stati Uniti, Asia orientale e Russia. Calano esportazioni di olio

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Continua anche nel 2017 il trend di crescita delle esportazioni umbre iniziato nella seconda metà del 2016. Nel primo trimestre 2017 si avvicinano infatti a 160 milioni grazie a una crescita di oltre 7 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2016 (+4,6%).

Abbigliamento Sono questi i dati presentati dal Monitor dei distretti dell’Umbria realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo che evidenzia tra l’altro «l’apporto centrale» di maglieria e abbigliamento di Perugia, che con circa il 64% delle esportazioni rappresenta il primo distretto regionale e consolida il proprio ruolo realizzando esportazioni per 108 milioni, con una variazione del +10%. «Il distretto – si legge in una nota Intesa Sanpaolo – ha realizzato risultati positivi sia nella maglieria (+8,4%) che nell’abbigliamento (+11,2%) e vede il maggior incremento nei flussi verso gli Stati Uniti (+2,2 milioni, +9,5%), che si consolidano come primo paese di destinazione. Si evidenzia inoltre il balzo delle vendite nei mercati dell’Asia Orientale come Corea (+56,9%), Cina (+58,8%) e Hong Kong (+51,2%) e la ripresa dei flussi verso la Russia».

Ribassi per l’olio Il distretto dell’olio umbro, come le altre realtà italiane specializzate nella produzione olivicola, nel primo trimestre ha subito un calo delle esportazioni (-5,8%) con un importo pari a 35 milioni di euro. Secondo il Monitor il mercato che maggiormente risente di questo andamento è quello nord-americano con riduzioni dei flussi verso gli Stati Uniti di circa 3 milioni di euro. Dopo un 2016 in crescita, il distretto del mobile dell’Alta Valle del Tevere registra un calo del 5,1% che si confronta comunque con il punto di massimo raggiunto nel primo trimestre del 2016. Il paese nel quale subisce la riduzione maggiore è la Francia, mentre si evidenziano risultati positivi in Germania e in alcuni mercati emergenti come Qatar ed Emirati Arabi Uniti. In termini di paesi di destinazione, è stato registrato un incremento importante dell’export distrettuale umbro verso i Paesi emergenti (+17,3%) a fronte di una sostanziale stabilità dei flussi verso quelli maturi (0,5%).

Distretti umbri In particolare, l’export è stata trainato dai flussi diretti verso Federazione Russa (+13,6%), Repubblica di Corea (+71,8%) e, in ambito europeo, Germania (+11,2%). «L’inizio 2017 segnala una ripresa delle esportazioni dei distretti umbri verso i nuovi mercati, proseguendo lungo un trend di miglioramento iniziato nel secondo trimestre 2016» commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. «Il ruolo del distretto della maglieria e abbigliamento di Perugia – aggiunge – è certamente trainante e l’evoluzione dell’export umbro di questo primo trimestre dell’anno è senz’altro positiva, nonostante la flessione degli altri distretti».

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