Estorsione aggravata dal metodo mafioso. Nuovi guai per l’ex attaccante di Perugia e Ternana Fabrizio Miccoli: questa l’accusa con il quale la procura di Palermo ha chiesto quattro anni di reclusione per il 37enne di Nardò. La sentenza è attesa per la prima settimana di ottobre.
L’accusa Secondo la pm Francesca Mazzocco – Miccoli è giudicato con rito abbreviato dal gup Walter Turturici, come riporta l’edizione palermitana de La Repubblica – Miccoli avrebbe chiesto a Mauro Lauricella, figlio di un boss mafioso, di recuperare denaro da un imprenditore palermitano, Andrea Graffagnini, per far sì che venisse saldato un debito di un amico. Ora la parola spetta al legale dell’ex calciatore pugliese, Giovanni Castronovo: confuterà la tesi dell’accusa il prossimo 7 luglio. Miccoli avrebbe contattato Lauricella dicendogli di utilizzare metodi veloci e incisivi per avere i soldi da restituire a un ex fisioterapista del Palermo, Giorgio Gasparini, creditore della situazione.
Il passaggio in Umbria Miccoli è il 35° giocatore all-time per numero di presenze ufficiali con la Ternana (135 tra il 1998 e il 2002, con 35 reti), dove arrivò appena maggiorenne dal Casarano. Fu un addio particolare quello dell’ex punta salentina, perché nel giro di pochi mesi andò a rinforzare il Perugia di Luciano Gaucci: fu la Juventus a girarlo alla società biancorossa dopo averlo acquisito da via Aleardi. Un’unica stagione al ‘Grifo’, nell’annata 2002-2003 che segnò il suo debutto in A: 42 presenze complessive e 16 realizzazioni tra campionato, coppa Italia e coppa Intertoto. Miccoli – per lui anche diverse presenze in nazionale – ha concluso la carriera nel dicembre 2015 dopo l’esperienza maltese al Birkirkara.
