«Una delle pagine più brutte di questa consiliatura». Forse, l’ennesima, anche per il presidente del consiglio comunale Leonardo Varasano che ha chiuso i lavori dell’assemblea di palazzo dei Priori, lunedì sera, proprio con queste parole.
La vicenda
Neanche un tema ‘caldo’ e serio come quello della ludopatia è riuscito a tenere insieme la maggioranza del consiglio comunale, chiamata, lunedì pomeriggio, a discutere le modifiche al regolamento per i giochi leciti come primo punto all’ordine del giorno. «Ancora una volta i problemi interni alla maggioranza di centro destra ricadono sul consiglio comunale – denunciano i consiglieri del Pd in un comunicato stampa – interrompendone e chiudendone i lavori, impedendo all’aula di discutere e votare la prima pratica sul tema della ludopatia, trattato più volte sia in sede di commissione competente sia in consiglio, sotto il forte impulso del gruppo del Partito Democratico che, già due anni fa, aveva denunciato l’apertura nella piazza di Porta Pesa di una sala scommesse con slot machine a ridosso della scuola elementare Primo Ciabatti e vicino alla scuola media Ugo Foscolo e alla scuola materna Santa Croce».
Fdi diserta
Dopo la modifica, proposta dal Pd, del regolamento comunale per i giochi leciti che ha introdotto l’equiparazione tra le sale gioco e le sale scommesse, sottoponendo anche queste ultime ai limiti previsti dalla legge regionale del 2014, relativamente alla distanza da punti sensibili come scuole di ogni ordine e grado, centri di aggregazione giovanili e luoghi di culto, lunedì il consiglio comunale si apprestava a fare un ulteriore passo in avanti nella battaglia contro la ludopatia approvando le modifiche al regolamento per i giochi leciti. E invece, stando a quanto riportano alcuni consiglieri, per via di un regolamento di conti tra Fdi e il neo assessore Perari, colpevole, sembrerebbe di non aver regolarizzato alcuni ex assistenti dell’attuale onorevole Emanuele Prisco, fa saltare tutto.
La reazione del Pd
«Il gruppo di Fratelli d’Italia, sempre troppo attento ai propri destini personali e sempre troppo poco alle sorti della città – commenta ancora il Pd – ha disertato la seduta al momento della votazione della pratica, dimostrando scarso interesse nei confronti di uno dei fenomeni sociali contemporanei più acuti, e nessun rispetto nei confronti dell’aula, del presidente del consiglio comunale, dei propri colleghi, di opposizione ma anche di maggioranza, che hanno censurato il comportamento irresponsabile dei consiglieri di Fratelli d’Italia, ma soprattutto nei confronti dei cittadini. Il consiglio comunale è la massima assise cittadina e le questioni politiche interne alla maggioranza devono rimanerne fuori. Ci uniamo alla censura dei colleghi della maggioranza rimasti in aula: il contrasto alla ludopatia non può che essere condiviso da tutte le forze politiche, soprattutto da quelle che hanno una responsabilità di governo. Non si accettano defezioni, assenze strategiche e scaramucce di bassa lega, soprattutto dinanzi ad una battaglia di civiltà , legalità e socialità ».