Parrucchieri e Barbieri, da lunedì ecco come ci taglieranno i capelli

Video – Fase due per centri estetici estetici e servizi alla persona. Herman, che lavora a Perugia, ci ha spiegato nel dettaglio come lavorerà anche se nel frattempo il governo ha allentato alcune misure

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NB: Intervista del 13 maggio.

La novità più clamorosa è che per venire incontro alle esigenze di tanti clienti ipertricotici, molti fra i parrucchieri e gli estetisti che abbiamo sentito hanno deciso di restare aperti sette giorni su sette rinunciando al giorno di riposo.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Liste d’attesa

Tante, tantissime le richieste di prenotazione dopo due mesi di lockdown nonostante in molti abbiano provato a far da sé e qualcuno abbi e qualcuno – anche in Umbria -abbia provato a fare il furbo lavorando nonostante i divieti. Per il resto, tutti sono sembrati molto ligi e molto attenti a mettersi in regola, anche al di là delle più ferree prescrizioni. Tutti ci tengono alla propria salute.

AGGIORNAMENTO: LE LINEE GUIDA MODIFICATE IL 15 MAGGIO

Massima cautela

Herman ha una compagna (che fra l’altro fa il suo stesso lavoro), una figlia e un altro in arrivo. «Non ci tengo proprio a rischiare e far rischiare i miei familiari, quindi adotterò la massima precauzione anche al di là delle misure imposte dal governo», ci dice nell’intervista, concessaci prima dell’ultima modifica del governo, che ha modificato in minima parte le prescrizioni, rendendo leggermente più facile lavorare.

FASE DUE: LE LINEE GUIDA INAIL PER I PARRUCCHIERI (PRIMA DEL DECRETO)

Le misure

Lui adotterà tutte le misure: visiera durante la barba, mascherine per entrambi durante il taglio dei capelli, shampoo sempre e comunque prima del taglio, teli e asciugamani mono uso. Altre misure le metteva già in atto: ad esempio la prenotazione obbligatoria e il servizio uno per volta. Solo che da lunedì i suoi clienti dovranno aspettare all’esterno del locale: «Queste poltroncine ora sono solo un arredamento con funzione estetica», ci dice mostrandoci la sua ‘sala d’aspetto’, dove in realtà al massimo si sedeva un cliente per pochi minuti. 
 

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