Firema Spello, accordo promosso in fabbrica

I sindacati, però, non si nascondono le criticità che permangono

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Le segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm di Perugia dopo l’assemblea con i lavoratori – svoltasi martedì mattina – esprimono un giudizio positivo rispetto l’esito del voto sull’accordo, firmato dai sindacati nazionali e territoriali, dello scorso 3 luglio a Mise, con la presenza del ministro Federica Guidi. Un accordo che scongiura il fallimento del gruppo Firema – in amministrazione straordinaria già da 5 anni – e che ha visto il ‘via libera’ da parte dei lavoratori con 23 voti favorevoli e 1 contrario sui 25 aventi diritto.

Il documento prevede il mantenimento del sito di Spello, ma fa comunque pagare un prezzo occupazionale alto anche nel nostro territorio. Questo sacrificio è per i sindacati una criticità che può essere superata soltanto se viene rispettata la linea di investimenti e di rilancio presente nell’accordo, e se Titagarh e Adler saranno capaci di competere e catturare commesse a livello europeo e mondiale in un mercato in espansione. «Come sindacato, a tutti i livelli – dicono Adolfo Pierotti, Simone Pampanelli e Daniele Brizi in una nota -, insieme ai lavoratori, vigileremo per realizzare quanto scritto nel testo, nella prospettiva di recuperare un livello occupazionale dignitoso e in sintonia alla storia dello stabilimento di Spello».

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