Foligno: «Futuro solido per le ex Ogr»

Il vice ministro Riccardo Nencini è intervenuto alle ex Officine Grandi Riparazioni: «Il centro di più alta qualità a livello nazionale»

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Le basi per costruire il futuro ci sono e ruotano attorno a due certezze: le ex officine Grandi Riparazioni di Foligno (oggi Omc) «sono il centro di più alta qualità a livello nazionale nel settore ferroviario e possono contare sugli investimenti in corso attivati dal Governo». Parola del viceministro ai trasporti Riccardo Nencini che sabato mattina è intervenuto all’incontro con i dipendenti e le rappresentanze sindacali della storica struttura, nata nel 1911, che occupa 411 persone e 45 addetti di ditte esterne.

Le rassicurazioni fornite dal viceministro prendono le mosse «dall’impegno assicurato dal Governo per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, sia dell’alta velocità che regionali. Allo stesso tempo – ha aggiunto Nencini – si sta lavorando sul fronte delle regole, con il Codice degli appalti in fase di riscrittura per garantire un sostegno migliore alle imprese italiane. Anche questo giocherà a vantaggio delle officine folignati».

Le richieste L’assessore regionale Silvano Rometti, intervenuto all’incontro, ha sottolineato come la questione dello sviluppo delle Omc sia stata già sottoposta Trenitalia, con la richiesta di «svolgere di nuovo a Foligno quelle attività, come la gestione del materiale rotabile, ora spostate ad Ancona». Un dialogo, quello fra Regione e azienda, che riguarda anche gli interventi per l’ammodernamento della tratta Terni-Spoleto, definiti dall’assessore «improcrastinabili».

La proprietà L’ad di Trenitalia, Vincenzo Soprano, ha sottolineato gli impegni rispettati dalla Regione su investimenti e tempi di pagamento. Sui livelli occupazionali del polo di Foligno, il dirigente ha rassicurato tutti: «Devono essere stabili e, anzi, dobbiamo pensare all’ingresso di nuove competenze per garantire un percorso di crescita».

Il sindacato A rappresentare le richieste dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali è stato Fabio Ciancabilla che, oltre a confermare il sostegno ai processi di ammodernamento delle officine, ha chiesto garanzie e interventi per evitare il rischio di un ridimensionamento legato al mancato turnover. Una risposta in questo senso è arrivata dal direttore della direzione tecnica di Trenitalia, Caposciutti, che ha ribadito la necessità di mantenere il sistema delle manutenzioni, «con investimenti alla parte strutturale e nelle attrezzature. Ma vogliamo mantenere anche le risorse umane – ha aggiunto – assicurando il turnover, per continuare la storia centenaria di Foligno».

Volume d’affari L’ingegner Bernardini, capo impianto delle Omc, ha sottolineato le potenzialità dello stabilimento: «Abbiamo competenze per intervenire in ogni parte della locomotiva – ha detto -. Allo stabilimento di Foligno fanno riferimento circa mille locomotive elettriche, dalle quelle tradizionali (E444) a quelle ad azionamento elettronico e motori trifasi tra cui le 688 locomotive E464 oggi in circolazione. Ogni anno viene fatta la manutenzione su circa novanta locomotive per un valore stimato fra manodopera e materiali di 55 milioni l’anno».

Il sindaco di Foligno Nando Mismetti – presente insieme ai ‘colleghi’ Sperando di Trevi, Landrini di Spello e Cosimetti di Valtopina – ha ricordato la storia delle Officine Grandi Riparazioni, «a cui si lega il futuro di Foligno e di tutta l’Umbria».

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