Dieci milioni di euro nell’ambito della ricerca scientifica/tecnologica, arte, attività e beni culturali, salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa, educazione, istruzione, formazione, volontariato, filantropia e beneficenza, più lo sviluppo locale. Questo il contributo della fondazione Carit per Terni per il 2021: la cifra emerge dal documento programmato previsionale approvato venerdì sera dal comitato di indirizzo. C’è il parere unanime favorevole dell’assemblea dei soci.

L’erogazione ed i settori
La cifra più elevata riguarda la salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (3 milioni di euro). A seguire arte, attività e beni culturali (2,3), sviluppo locale (1,9 milioni), volontariato, filantropia e beneficenza (1), ricerca scientifica e tecnologica (900 mila), educazione, istruzione e formazione (900 mila). «Nel 2021 il trend erogativo – viene messo in evidenza – della Fondazione rimarrà invariato rispetto al 2020, malgrado le presumibili conseguenze negative sull’economia prodotte dalla pandemia in atto. Ciò grazie all’attenta e positiva politica di investimenti finanziari adottata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione, che ha permesso peraltro di effettuare nelle misure massime tutti gli accantonamenti obbligatori e facoltativi previsti per legge. L’importo di 10 milioni sarà ripartito tra i cinque settori rilevanti e quello statutario ammesso, tutti da tempo solida base di intervento e al momento ritenuti inamovibili, in quanto confermati anche all’interno del programma pluriennale di attività 2021-2023».
Le iniziative
Nel contempo la fondazione «continuerà a svolgere la propria attività istituzionale attraverso la realizzazione di iniziative proprie e l’erogazione di contributi indirizzati a progetti predisposti da terzi attraverso i bandi, pubblicati periodicamente. Focus sul restauro di beni artistici, valorizzazione del patrimonio, mostre d’arte a palazzo Montani Leoni, concerti ed eventi culturali, pubblicazione di volumi, organizzazione di convegni e acquisti di opere d’arte. C’è poi la « costituzione di un ‘Fondo grandi iniziative’, che potrà essere utilizzato per importanti progetti di sviluppo locale; la Fondazione intende inoltre realizzare, in sinergia con le istituzioni locali interventi di recupero e valorizzazione di luoghi, edifici, strutture pubbliche, nonché progetti di rigenerazione urbana manifestazioni sportive nazionali e internazionali, iniziative per il miglioramento delle infrastrutture e dei collegamenti ferroviari, programmi per insediamenti abitativi a Terni e per nuove strutture sanitarie».
I bandi
In questo caso la fondazione si muoverà per il sostegno «al terzo settore per il contrasto alle povertà, alle fragilità sociali e al disagio giovanile, nonché per la cura e l’assistenza agli anziani e ai disabili, puntando sul modello di welfare comunitario; supporto alle scuole pubbliche per una formazione di qualità;
potenziamento delle manifestazioni sportive nazionali ed internazionali; promozione di eventi musicali e di spettacoli teatrali; sostegno di progetti di valorizzazione delle aree verdi, dei monumenti storici e delle piazze cittadine, possibilmente attraverso la combinazione di interventi di recupero e manutenzione degli spazi e della messa in opera di attività di socializzazione ludiche e culturali». Infine in considerazione dell’attuale crisi e delle difficoltà socio-economiche per il Covid-19, la fondazione «sta anche valutando l’individuazione di iniziative proprie a livello locale, che possano investire vari settori di intervento, alle quali assegnare ulteriori risorse».