Incapace di intendere e di volere al momento del fatto, ma in grado di stare in giudizio. La sentenza nei confronti di R.A., 44enne di Torreorsina (Terni) – accusato di aver aggredito e tentato di uccidere il padre a forbiciate – è attesa per il prossimo 19 novembre. L’udienza di martedì mattina, di fronte al tribunale di Terni in composizione collegiale, si è conclusa con un rinvio, probabilmente l’ultimo prima della decisione dei giudici.
Il fatto La perizia psichiatrica sull’uomo, difeso dall’avvocato Marco Francescangeli, è stata svolta dal medico incaricato dal tribunale, il dottor Alessandro Giuliani. Il grave episodio di violenza risale alla notte fra il 1° e il 2 luglio del 2012: sotto l’effetto degli stupefacenti, R.A. aveva aggredito il padre anziano a forbiciate all’interno dell’abitazione di famiglia, a Torreorsina. Fendenti sferrati alla cieca che avevano raggiunto il poveretto al collo, al volto e alle braccia: ricoverato in prognosi riservata, i medici erano riusciti a salvarlo.
L’arresto A lanciare l’allarme era stata la sorella dell’aggressore, subito arrestato dai carabinieri. R.A. è noto agli operatori socio sanitari e alle forze dell’ordine per i gravi problemi di droga: la notte dell’aggressione i militari lo avevano trovato ricoperto di sangue e con una siringa nei boxer, in preda ad un forte stato di alterazione.