‘Furbetti’ Stroncone: quattro assoluzioni

Sette arresti nel giugno 2016. Esclusa la truffa e rilevata la ‘particolare tenuità’ per il falso. In tre avevano già patteggiato. Difese soddisfatte

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Nel giugno del 2016 erano stati arrestati in sette per ‘truffa in concorso’, perché – secondo gli inquirenti – passavano il badge e, invece di lavorare, in diverse occasioni si assentavano o finivano per dedicarsi a tutt’altro. Tre di loro, nel corso del tempo, avevano scelto la strada del patteggiamento, mentre i quattro dipendenti comunali di Stroncone che avevano optato per il rito ordinario, sono stati giudicati e assolti venerdì dal tribunale di Terni, con sentenza del giudice Massimo Zanetti. I quattro sono stati assolti dall’ipotesi di truffa, ‘perchè il fatto non costituisce reato’, ed anche dall’accusa di falso – in relazione alle attestazioni di presenza – in base all’articolo 131 bis del codice penale, ovvero per ‘particolare tenuità del fatto’, probabilmente in ragione del modesto danno economico cagionato con le proprie condotte.

Difese soddisfatte

Evidentemente soddisfatte le difese dei quattro imputati, rappresentate dagli avvocati Gianluca Bassetti, Massimo Carignani, Stefania Severi e Dino Parroni. Il Comune di Stroncone si era costituito parte civile – in ragione del presunto danno materiale e di immagine patito a seguito della vicenda – tramite l’avvocato Silvia Bartollini. In aula la pubblica accusa ha chiesto una condanna ad un anno e sei mesi di reclusione per ciascuno dei quattro, oltre ad una multa. Secondo l’avvocato Bassetti, che già in passato era intervenuto sulla vicenda penale e sui sei licenziamenti stabiliti dal Comune dopo gli arresti, «è stata restituita la piena verità dei fatti dopo cinque anni di battaglie». Allo stesso modo l’avvocato Carignani plaude «all’equilibrio del giudice che ha riconosciuto la reale portata di una vicenda sin troppo ingigantita».

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