Futsal, torneo europeo Disastro Ternana

III° European Women’s Futsal Tournament: né torneo in città né partecipazione a quello spagnolo. La società attacca. Tainã e Mascia, ecco le motivazioni per il ‘no’ ai ricorsi

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Il sorteggio a Murcia

Nelle idee della Ternana Femminile martedì pomeriggio – ore 17.30 – al palazzetto DiVittorio si sarebbe dovuta svolgere la gara inaugurale della Futsal Champions Women’s Tournament, programmata dall’8 al 12 aprile. Niente da fare, anzi. Si è concretizzato il cosiddetto worst case scenario: non solo in città non ci sarà alcun torneo europeo, ma la formazione rossoverde non prenderà parte alla manifestazione ad inviti pronta a cominciare in Spagna. In giornata si è svolto il sorteggio del III° European Women’s Futsal Tournament e in tabellone c’è il Kick Off di Russo, seppur ancora in attesa di ricevere l’ok dalla Divisione C5: il disastro è servito. Figuraccia per tutti.

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I due gironi, milanesi dentro

Martedì mattina a Murcia lo svelamento dei due raggruppamenti da quattro squadre. Ovviamente Ternana out, mentre il team milanese – vicecampione d’Italia – è dentro nonostante manchi l’ok della Divisione. Inter Media Service, Kick Off, Benfica e Tpp Rotterdam da un lato, Aurora San Pietroburgo, Mnk Alumnus Zagabria, Jimbee Roldán (padrone di casa) e Uan Poznań dall’altro. Il torneo si disputerà tra il 16 e il 19 aprile. Risultato? Nel pomeriggio odierno niente gara inaugurale al DiVittorio e bambini a giocare dentro (corsi calcio a 5 organizzati dalla fondazione Ceffas). Per il club di via Campania niente viaggio in Spagna e nel contempo arriva un altro affondo. Gestione dell’intera vicenda davvero da mani nei capelli.

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I bambini al DiVittorio martedì pomeriggio alle 16.30

I biglietti e lo sgarbo, la nota

Un paio d’ore dall’evento mattutino a Murcia e via social la società si scatena ancora: «La Ternana Calcio Femminile vuole chiarire ulteriormente l’assurda vicenda che la vede esclusa dallo storico torneo che vede da sempre confrontarsi le squadre campionesse dei rispettivi campionati europei. La società ospitante ha reso noto in passato che non sia stata inviata l’autorizzazione della propria federazione e prova dell’acquisto biglietti aerei: questo – l’accusa – è un chiaro pretesto visto che sul regolamento della manifestazione non c’è scritto nessun termine e che il nulla osta federale non può essere inviato dal singolo club, ma dalla Divisione C5 stessa come successo regolarmente in data 4 marzo. Inoltre il regolamento della manifestazione approvato Uefa non prevedeva nessun obbligo di acquisto biglietti aerei, difatti diverse altre squadre hanno aspettato la conferma della struttura del torneo (gironi e squadre) avvenute solo alcuni giorni fa. Aggiungiamo che la conferma di partecipazione con email ufficiale (compresa lista tesserati) fu inoltrata in data 12 febbraio come reso pubblico già in passato. Infine sottolineiamo che strumentalizzare l’invito di un’altra società italiana mettendo in dubbio l’immagine del nostro movimento è una mossa diplomatica di dubbio valore. Ci dispiace che una manifestazione storica, seppur ad inviti, abbia messo da parte qualsiasi principio di valore sportivo e di confronto sul campo».

LA BOCCIATURA DEL TFN PER I RICORSI LEGATI A TAINÃ E MASCIA

Tainã Santos nel dicembre 2017

Tainã e Mascia, ecco le motivazioni

Lunedì intanto è stato pubblicato il dispositivo Figc – firmato dal presidente Tfn vertenze economiche, l’avvocato Marco Baliva – legato alle motivazioni per il doppio rigetto dei ricorsi Ternana per la condanna al pagamento di circa 10 mila (in combinata) alle ex rossoverdi: «L’appello della Ssdarl Ternana Calcio Femminile risulta infondato anche nel merito. A riguardo, si rileva come l’accordo economico preveda sempre l’indicazione della somma lorda che verrà assoggettata al versamento delle ritenute dovute per legge secondo la normativa vigente nel corso dell’anno solare di riferimento. In tale contesto, l’onere probatorio gravante sulla società non può ritenersi assolto mediante la produzione della certificazione unica, in quanto nella stessa non si rinviene l’attestazione del pagamento delle relative imposte». Storia finita, forse.

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