Galleria sospetta e sindacati al buio

«Mai avuto elementi e riscontri su questi presunti fatti, tanto meno denunce precise e circoscritte da parte di nessuno»

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E alla fine si fanno sentire pure i sindacati. Dopo i media e la procura della repubblica di Spoleto, che ha aperto un fascicolo dopo la denuncia di due lavoratori, i sindacati di categoria e quelli confederali dicono la loro sulla vicenda relativa alla galleria ‘La Franca’ dell’opera Quadrilatero.

La preoccupazione I sindacati esprimono «forte preoccupazione per quanto emerso da queste notizie, perché stiamo parlando dell’opera più importante e strategica che sta per essere realizzata nel nostro territorio, nella
nostra regione e nelle Marche, non solo per i lavoratori coinvolti, ma per l’intera comunità regionale e nazionale. Le accuse che fanno questi due lavoratori sono gravi e le nostre organizzazioni, pur avendo rappresentanza su questi cantieri, non hanno mai avuto elementi e riscontri su questi presunti fatti, tanto meno denunce precise e circoscritte da parte di nessuno».

«Meglio parlare prima» Nella nota sembra quasi di cogliere un velato rimprovero nei confronti dei due lavoratori: «A nostro avviso – dicono i sindacati – tali denunce sarebbe stato più opportuno farle emergere durante le varie fasi lavorative, nelle quali abbiamo sempre garantito una presenza costante e puntuale nei vari cantieri dei nostri funzionari. Rispetto all’opera Quadrilatero, abbiamo denunciato da tempo il problema delle modalità di appalto della Legge Obiettivo, che prevede un contraente generale e subappalti con ribassi eccessivi, oltre ad una frammentazione produttiva che si ripercuote sul lavoro. Ma nonostante questo, non abbiamo mai avuto elementi che indicassero una gravità simile».

Gli appalti Sia a livello regionale che a livello nazionale, spiegano i sindacati, «abbiamo evidenziato da tempo, anche con iniziative concrete, i limiti del sistema degli appalti nel nostro paese, limiti che emergono con forza negli ultimi giorni, con i fatti che stanno avvenendo in tutto il territorio nazionale, sia relativamente alle opere viarie che all’edilizia scolastica. Un sistema pieno di incrostazioni, che molte volte è inquinato da corruzione e infiltrazione criminale e che si ripercuote sulla qualità delle opere e sulle condizioni dei lavoratori, producendo costi per le opere del 40% più alti rispetto alla media europea. Per questo è necessario fare immediata chiarezza e verificare la situazione con la massima attenzione».

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