Gara Tpl: per Confapi Terni «il superamento del lotto unico porta soltanto benefici»

L’associazione di categoria plaude alla linea scelta dalla Regione, compresa la ‘clausola sociale di garanzia’

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Confapi Terni interviene sul tema del trasporto pubblico locale. «Nell’ambito del dibattito sviluppatosi a seguito dell’innovativo orientamento maturato dall’amministrazione regionale riguardante il sistema di procedure concorsuali per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale con autobus – spiega l’associazione di categoria -, ritieniamo che il superamento del lotto unico di gara, con la previsione legale di quattro lotti nei quali sarebbe suddivisa la gara di affidamento del Tpl nell’ambito regionale, risulta consono a più efficaci criteri trasportistici in termini di flussi di traffico origine-destinazione. Questa impostazione garantirebbe, peraltro, la creazione di lotti di gara effettivamente contendibili, anche nell’ottica di una plausibile e desiderabile partecipazione dell’imprenditoria del territorio».

«La libera concorrenza regola i meccanismi dell’economia»

Secondo Confapi Terni infatti, «le imprese del settore, in una posizione di leale e trasparente concorrenza, avrebbero maggiori possibilità di partecipazione alle gare dei singoli lotti e, conseguentemente, di aggiudicazione in base alle proprie efficienze e capacità imprenditoriali. Invero da sempre la concorrenza, quando libera e leale, è in grado di regolare i meccanismi dell’economia ottimizzando i fattori della produzione e il singolo partecipante, pur perseguendo il suo interesse individuale, direttamente o indirettamente, produce benefici alla collettività».

«Lavoratori tutelati»

«Anche per ciò che riguarda la forza lavoro impiegata nel settore del Tpl – prosegue l’associazione di categoria – l’impostazione determinata dall’amministrazione regionale merita plauso in quanto prevederebbe la clausola sociale di garanzia a tutela delle posizioni lavorative, che dispone l’assunzione da parte della impresa aggiudicataria di tutti i dipendenti, l’applicazione del contratto nazionale degli autoferrotranviari e quello integrativo aziendale. Non si creerebbero, pertanto, situazioni di disagio economico-sociale da disoccupazione ma, anzi, si manterrebbero e tutelerebbero le posizioni lavorative in essere. Non ultimo l’aspetto dell’efficientamento qualitativo del Tpl e del risparmio economico di cui beneficeranno sia gli enti territoriali che l’amministrazione regionale, la quale ha senz’altro valutato di poter liberare preziose risorse da investire in altri settori del territorio umbro, oltre ad essere questo l’unico modo per poter mantenere in essere i collegamenti con tutte le realtà territoriali attualmente servite, senza operare tagli di corse ovvero generare aggravi di costo a carico delle pubbliche amministrazioni». Confapi, pertanto, auspica «che l’azione dell’amministrazione regionale nella riorganizzazione del settore così come proposta, e nel rispetto delle norme in vigore, giunga quanto prima ad una concreta definizione per aprire nuovi scenari concorrenziali dai quali le imprese ed i relativi lavoratori del territorio non possono che ottenere benefici economici».

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