Gas, luce, acqua e rifiuti: sciopero e sit-in. «A rischio la qualità dei servizi»

Protesta di sindacati e lavoratori contro l’esternalizzazione degli appalti

Condividi questo articolo su

Condividi questo articolo su

di F.L.

Sono almeno 1.500 i lavoratori umbri dei settori elettrico, gas, acqua e ambiente interessati alla modifica dell’articolo 177 del codice di appalti che, per come è stato attualmente scritto, obbligherebbe le aziende dei servizi pubblici essenziali che lavorano con concessione pubblica a cedere l’80% delle loro attività in appalto. Alcuni di questi lavoratori mercoledì sono scesi in piazza davanti alle prefetture di Perugia e Terni – dove una delegazione è stata poi ricevuta dai rappresentanti istituzionali – per chiedere l’abolizione dello stesso articolo, nell’ambito di uno sciopero nazionale organizzato d Filctem/Fp Cgil, Flaei/Femca/Fit Cisl e Uiltec/Uiltrasporti Uil. Il rischio, secondo sindacati e lavoratori, è « che con l’esternalizzazione ci sia una parcellizzazione del lavoro, con il passaggio degli stessi lavoratori ad aziende con minori garanzie di quelle attuali». Un rischio questo, sostengono le sigle di categorie, che avrebbe anche ripercussioni «sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli