Giornata del riciclo, l’acciaio fra i materiali ‘top’. Anche a Terni

Italia primo Paese europeo nel recupero di rottame ferroso. E il progetto di Ast con Tapojarvi va proprio in questa direzione

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Oggi si celebra la giornata mondiale del riciclo. Istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation, un movimento internazionale che ha come scopo sensibilizzare sull’importanza del riciclo, la giornata mira a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di differenziare correttamente i rifiuti, per farli tornare a nuova vita, non sprecando risorse e contribuendo alla salvaguardia del pianeta.

L’acciaio

Non tutti sanno che l’acciaio è di gran lunga il materiale più riciclato al mondo e tutti i prodotti in acciaio, da quelli con un ciclo di vita più breve (come ad esempio gli imballaggi) a quelli con vita intermedia (autoveicoli), a quelli più durevoli (costruzioni) raggiungono tassi di riciclo già oggi elevatissimi. La produzione di acciaio mediante la tecnologia del ‘forno elettrico’, quella ad esempio applicata da Ast a Terni, costituisce un esempio virtuoso di ‘economia circolare’, perché l’acciaio è un materiale permanente: può essere riciclato all’infinito senza perdere nessuna delle sue proprietà originarie (resistenza, duttilità, formabilità, resistenza alla corrosione per gli inossidabili).

Italia prima in Europa nel riciclo di materiale ferroso

In Italia in particolare, paese tradizionalmente povero di materie prime e di risorse energetiche, la siderurgia si è sviluppata cercando di massimizzare i vantaggi della riciclabilità dell’acciaio. Il nostro Paese è al primo posto in Europa per il riciclo del rottame ferroso con oltre 19 milioni di tonnellate che vengono rifuse annualmente dalle acciaierie nazionali. Nel mondo, circa il 20% della produzione d’acciaio è ottenuta attraverso il riciclo di rottami, nell’Unione Europea tale percentuale sale a circa il 40%, fino ad arrivare al 75% per l’Italia. Inoltre, più del 65% dei rifiuti prodotti dalla siderurgia italiana viene destinato a operazioni di recupero.

Il ruolo di Terni e il progetto di recupero delle scorie

In questa direzione Ast sta incrementando di anno in anno, in modo molto significativo, l’utilizzo di rottame riciclato proveniente dal recupero. Ad oggi circa l’85% dei metalli utilizzati da Ast come materia prima proviene da riciclo (rottami). Un passo ulteriore verso le linee guida europee di economia circolare è rappresentato dalla possibilità di recuperare i residui generati dal processo siderurgico, primo fra tutti la scoria (pari a circa il 25-30 % dell’acciaio prodotto). Come ormai noto, per questo motivo Ast sta realizzando il progetto per il recupero delle scorie (oltre 300 mila tonnellate l’anno) con la società finlandese Tapojarvi. Un progetto di avanguardia in Europa che ha l’obiettivo di trasformare le scorie dell’acciaio inossidabile prodotto a Terni in materiali da riutilizzare e commercializzare, come aggregati per sottofondi stradali o per conglomerati cementizi o bituminosi.

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