La magia del medioevo con le sue atmosfere uniche, vissute in uno dei borghi più belli d’Italia, tornano a San Gemini (Terni) con la 46° edizione della Giostra dell’Arme che si terrà dal 28 settembre al 13 ottobre 2019. Non solo un torneo cavalleresco, ma un contenitore di eventi, iniziative, spettacoli, mostre, degustazioni. A dimostrazione che storia e cultura possono essere declinate in tanti modi. Anche all’interno di TerniOn, la notte bianca di Terni, la Giostra verrà promossa con un apposito stand e il consueto impegno dei due rioni, Rocca e Piazza, pronti ad inaugurare anche le proprie, celebri, taverne. Di seguito le dichiarazioni delle personalità intervenute alla presentazione ufficiale che si è tenuta giovedì mattina presso la Provincia di Terni.
IL PROGRAMMA DELLA GIOSTRA DELL’ARME 2019
David De Santis (Ente Giostra dell’Arme San Gemini – presidente):
«L’Ente Giostra ha saputo rinnovarsi negli ultimi tempi ed ora è pronto ad affrontare questa avventura che, giunta alla 46° edizione, coinvolge ogni anno migliaia di persone, popolando vie e piazze di San Gemini con spettacoli, momenti di agonismo, eventi e appuntamenti culturali. Vogliamo che la Giostra dell’Arme diventi sempre più attrattiva anche al di fuori dei confini del nostro territorio e gli investimenti compiuti vanno proprio in questo senso».
Luciano Clementella (Sindaco di San Gemini):
«Sono state messe in campo le risorse migliori e più vive per dare al territorio un evento straordinario. La festa di San Gemini può contare su numeri che la dicono lunga sulla sua importanza, a partire dagli oltre 40 mila visitatori delle ultime edizioni. Un crescendo che ci auguriamo prosegua, con l’organizzazione di appuntamenti sempre più attrattivi. La degna conclusione è rappresentata dalla spettacolare giostra che quest’anno si terrà domenica 13 ottobre. Un rione, come sempre, la spunterà ma a vincere davvero sarà, come sempre, San Gemini e la sua gente».
Agnese Cascioli (Ente Giostra dell’Arme San Gemini – responsabile eventi e immagine):
«Il tema scelto per questa edizione della Giostra dell’Arme è ‘il ciclo dei 12 mesi’: caratterizzerà tutte le manifestazioni organizzate dall’Ente, dai rioni così come dagli infioratori sangeminesi. Fra le novità principali c’è un diretto coinvolgimento, nelle iniziative, dei piccoli sangeminesi che diventano portatori di storia e cultura, ma anche una degustazione ‘medievale’ con Slow Food per promuovere le eccellenze del territorio. E poi l’apertura di alcuni luoghi solitamente non accessibili ai turisti, per svelare le perle del nostro borgo. In questo contesto si inserisce perfettamente la mostra di un grande artista umbro qual è Livio Orazio Valentini che verrà ospitata a palazzo Vecchio. Accanto a questo evento clou, ne avremo altri di assoluto interesse, come la ‘personale’ di Emiliano Alfonsi, colui che ha disegnato il manifesto dell’edizione 2019 della Giostra, cortei e sfilate a tema, conferenze e incontri con professori universitari, per giungere – è uno degli appuntamenti di maggiore importanza – anche alla rilettura di un ciclo di affreschi che si trovano all’interno di palazzo Vecchio e che sono, secondo illustri accademici, legati al ciclo dei 12 mesi. Una dimensione temporale che è il trait-d’union di questa 46° edizione».
Massimo Duranti (curatore mostra Livio Orazio Valentini):
«Prosegue con successo la tradizione fatta di mostre di assoluto spessore all’interno della Giostra dell’Arme di San Gemini. Grazie al supporto del collega Andrea Baffoni ed a quello di Piero Zannori (curatore eventi artistici per l’Ente Giostra dell’Arme, ndR), siamo riusciti quest’anno a portare le opere di un artista di primissimo piano come Livio Orazio Valentini. A San Gemini sono passati i migliori artisti umbri, da Dottori a Burri a D’Orazio, ed altri che sono stati riscoperti grazie a questo contesto che può contare su migliaia di visitatori concentrati nelle due settimane dell’evento. Valentini è per noi un vero ‘artista del mondo’, perchè le sue esperienze maturate in Italia e all’estero sono parte integrante di quel percorso che lo ha portato ad essere conosciuto e apprezzato su scala internazionale».
Giovanni Scordo (presidente del Circolo Lavoratori Terni):
«Il sostegno del CLT alla mostra di Orazio Valentini, di cui ospitiamo una parte presso I locali della nostra biblioteca in via Muratori, conferma l’attenzione del Circolo verso l’arte, la cultura e non solo lo sport che rappresenta il nostro ‘cuore pulsante’ con 10 mila soci e 1.200 ragazzi che praticano varie attività. Questa volta, dopo aver dato spazio ad artisti come Mark Kostabi e Osmida, non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di collaborare con l’Ente Giostra dell’Arme di San Gemini, grazie all’impegno congiunto del CLT e di AST. Una strada che intendiamo proseguire ancora».