Giove, 50 positivi e 20 guariti. Ma al sindaco risulta altro

Regione e Usl 2 rendono noti i dati dei test: «Nuovi positivi sono 13 ma l’andamento ci fa essere ottimisti. Nessun caso fra i giovani». Parca: «Numeri non coincidono»

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«Scende da 50 a 30 il numero degli abitanti di Giove (Terni) positivi al Coronavirus. Un dato confortante che conferma il contenimento dell’infezione tra la popolazione che potrà gradualmente tornare alla normalità»: la notizia arriva nella tarda mattina di martedì dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto. Il territorio comunale di Giove – lo ricordiamo – è ‘zona rossa’ dallo scorso 10 aprile su decisione della stessa Regione Umbria e lo sarà almeno fino al prossimo 3 maggio.

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«Nuovi casi ma guarigioni sono di più»

«Nel corso della mattinata di martedì – spiega – sono arrivati gli ultimi esiti dei tamponi effettuati a Giove e quindi il dato a disposizione è da considerare definitivo. Su 909 test sierologici rapidi su sangue capillare effettuati, per 73 soggetti è stato necessario ricorrere ad ulteriore approfondimento con l’esecuzione del tampone. Di questi – precisa Coletto – 13 sono risultati positivi, che portano a 50 il numero complessivo dei casi Covid-19 registrati nel territorio comunale di Giove dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Al momento, però, sono 30 gli attualmente positivi, visto che 20 soggetti sono guariti».

«SEMPRE UNITI NELLA TEMPESTA», LETTERA DA GIOVE
I TEST SIEROLOGICI A TAPPETO

«Sforzo comune»

L’assessore Coletto evidenzia come «l’indagine promossa dalla Regione Umbria abbia permesso di isolare 13 nuovi soggetti, tra l’altro totalmente asintomatici ma positivi al Coronavirus, che avrebbero potuto diffondere ulteriormente il contagio tra la popolazione. La riuscita di questo monitoraggio capillare – conclude l’assessore – è stata possibile grazie al contributo e al lavoro sinergico dell’amministrazione comunale di Giove, della Protezione civile, delle associazioni di volontariato locali e regionali, delle forze dell’ordine e degli operatori, medici ed infermieri dell’azienda Usl Umbria 2 distretto di Narni e Amelia. Tutti hanno messo in campo un’organizzazione efficace ed efficiente che ha garantito tempi rapidi di esecuzione ed evitato assembramenti».

L’ESTENSIONE DELLA ‘ZONA ROSSA’ FINO AL 3 MAGGIO

I dati

Da giovedì 23 a sabato 25 aprile, nella zona rossa di Giove, nel distretto di Narni – Amelia della Usl Umbria 2, Su circa 1880 abitanti sono stati effettuati 909 test sierologici e 507 tamponi naso faringei. La popolazione presa in esame va dai 14 anni in su e il primo dato rilevante riguarda l’esito negativo di tutti i test effettuati nei residenti con fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Nel territorio comunale sono state allestite tre postazioni con operatori sanitari impegnati nella sede del Pes (Punto erogazione servizi Usl 2) di Giove, in un ambulatorio mobile regionale ed in un’unità che ha raggiunto a domicilio circa 40 soggetti con difficoltà di deambulazione. L’effettuazione dei tamponi ai 50 soggetti risultati positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha permesso di individuare, attraverso un doppio tampone negativo a distanza di 48 ore, il numero confortante di 20 guarigioni.

Parca: «Miei dati non coincidono»

Poco dopo le 23.15 il sindaco Alvaro Parca ha pubblicato il consueto report. «I dati in mio possesso non coincidono con quelli dell’assessore Coletto. Spero che siano giusti i suoi e che, magari, gli siano arrivate informazioni non ancora arrivate a me. Comunque mercoledì l’elaborazione dei risultati dei tamponi effettuati dopo i test sierologici dovrebbe essere completata e potremo finalmente disporre di dati che consentiranno di confrontarci con Asl e Regione in una riunione prevista per giovedì mattina sulle decisioni da adottare per la fine della zona rossa». Nella tabella postata dal primo cittadino risultano 32 casi positivi attuali e non 30; poi 18 guarigioni e 28 persone in isolamento.

Bori e De Luca: «Servono chiarimenti»

Sul tema si espongono anche i consiglieri regionali Thomas De Luca (M5S) E Tommaso Bori (Pd), chiedendo lumi su ciò che sta accadendo: «Ci sono informazioni contraddittorie – spiegano – sui risultati dei test a Giove. L’assessore Coletto chiarisca se è stata testata l’affidabilità dei test sierologici. Il sindaco ha lasciato trapelare tutta la sua perplessità circa la confusione sui risultati dei test sierologici e dei tamponi effettuati sui cittadini di Giove, che ricordiamo è stata dichiarata zona rossa dal 10 di aprile. Già i dati rilasciati dall’assessore Coletto nel pomeriggio di martedì lasciavano alquanto sgomenti. I circa 900 test sierologici hanno fatto emergere 73 casi di positività che hanno richiesto un accertamento con il test tampone. Clamorosamente dei 73 rilevati con i test sierologici, i positivi confermati dal tampone sono risultati 13 che portano gli attuali positivi a 30. I test sierologici quindi avrebbero mostrato enormi criticità, individuando un numero abnorme di falsi positivi e, data la bassa sensibilità e specificità, temiamo anche molti falsi negativi. Ci chiediamo se i kit e le strumentazioni per i test sierologici siano state validate, e quanto possa essere alto il loro margine di errore. La mancanza di dati certi è piuttosto preoccupante. Da chiarire anche quante volte siano stati ripetuti i test sulla popolazione, visto che da più parti in ambiente scientifico viene ribadito che per aumentare l’affidabilità di questi kit diagnostici i test andrebbero ripetuti a distanza di 5 giorni per almeno 3 volte. Sull’acquisto dei kit per i test sierologici va fatta massima chiarezza anche a livello amministrativo. Ricordiamo che – proseguono –  furono acquistati senza alcuna gara, tramite un affidamento diretto al prezzo di 16 euro tramite una contrattazione informale sul prezzo. La questione è di primaria importanza. I cittadini del Comune di Giove sono rinchiusi in zona rossa da venti giorni, con enormi difficoltà, senza servizi, senza sostegni. Va profuso il massimo sforzo per liberare le persone dalla prigione di indifferenza e approssimazione da parte della Regione che ha colpito questi residenti».

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