Giove, Fiocca il denaro e il castello è venduto

Roberta Fiocca, odontoiatra romana, ‘scuce’ 900mila euro e si compra il maniero

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Una cosa è certa. Niente otturazioni o ponti traballanti. Lì, nell’antico e prestigioso palazzo Mattei – sì, il castello di Giove – si faranno le cose per benino. Perchè se una tira fuori 900mila euro tutti in un botto, poi è lecito aspettarsi che tutto il resto – restauri, annessi e connessi – siano normali faccende accessorie.

Giove e il suo castello

Giove e il suo castello

La prelazione A comprarselo, l’antico maniero la cui costruzione fu iniziata nel 1191, è stata una, evidentemente, facoltosa odotontoiatra romana, Roberta Fiocca che, a dicembre 2014, mise sul piatto un ‘chip’ da 90mila euro all’ultima sessione dell’asta che il tribunale di Terni – giudice delegato è Natalia Giubilei – aveva aperto nell’ormai lontano 2009, per la sua vendita. Il prezzo di partenza era stato fissato in oltre 4 milioni di euro, ma poi – di anno in anno, di asta deserta in asta deserta – si era arrivati a 900mila euro e a questo punto era arrivata l’offerta.

 

L’acquisto Nella giornata di giovedì, poi, l’affare è stato concluso: Roberta Fiocca ha versato gli 810mila euro ‘a saldo’ ed ha concluso l’operazione: il castello delle 365 finestre – una per ogni giorno dell’anno – adesso è suo. O, meglio, adesso inizia la procedura per il passaggio di mano: «In questi casi – spiega l’avvocato Emiliano Strinati, al quale non si tira fuori uno straccio di conferma – viene predisposto un decreto che, poi, il giudice delegato deve esaminare. Se tutto viene giudicato conforme alle procedure previste, l’operazione può procedere».

Un particolare del castello

Un particolare del castello

La storia Il castello di Giove ne ha viste di tutti i colori, compresi quelli cinematografici, visto che il suo, ormai, penultimo proprietario è stato il produttore e regista Charles Band (che quando nacque, a Los Angeles, si chiamava Carlo Antonini), che lo aveva acquistato nel 1985 per 1 miliardo e 50 milioni (di lire) e che è stato utilizzato anche come location per alcune produzioni horror, nelle quali Band è specializzato. E adesso palazzo Mattei può iniziare la sua nuova vita, magari dopo i necessari lavori di resuro, tenendo presente che si tratta di un edificio considerato ‘di interesse storico’ e per questo sottoposto a vincolo della soprintendenza.

 

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