Green pass e tamponi: quante incognite sul primo giorno di scuola

Ancora non vaccinato il 10% dei docenti e il 25% degli studenti delle superiori. Controlli anti assembramento sui bus, ma all’esterno degli istituti?

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di P.C.

Prima campanella con tante incognite nelle scuole umbre, a cominciare ovviamente dalla copertura vaccinale.

Tanti studenti non vaccinati

Non solo tutti i bambini inferiori a 12 anni, che ancora non possono riceverlo e per i quali è stata introdotto il test antigenico gratuito, ma anche un terzo di quelli che hanno più di 12 anni non sono stati ancora vaccinati. Alla campagna, che da oggi procede senza necessità di prenotazione, hanno aderito poco più della metà degli studenti delle medie (platea in cui ci sono anche ragazzi con meno di 12 anni) e circa il 75% fra quelli delle superiori.

Ancora 3 mila docenti non vaccinati

Va completata anche la campagna vaccinale fra i dipendenti: ne mancano poco meno di 3mila, il 10%. Lavoratori che per poter entrare negli istituti scolastici avranno bisogno del green pass, quindi di un tampone negativo ogni due giorni. Viceversa, al quinto giorno di assenza ingiustificata scatterà la sospensione.

Green pass per chi entra a scuola, ma chi controlla?

Stesso discorso per i genitori che accompagnano i bimbi e per i fornitori: tutti col green pass e a controllare dovranno essere le scuole, con possibilità di intoppi e rallentamenti nelle procedure di ingresso in classe. Un chiarimento è arrivato dopo il provvedimento del governo, che prescrive ai titolari delle ditte fornitrici di controllare i dipendenti. Ma per i genitori?

Test salivari

Continua anche lo screening con i test salivari, in alcune scuole definite “sentinella” scelte dagli assessorati regionali all’istruzione. In Umbria riguarderanno circa 1300 studenti: si procederà a campione ogni due settimane, con la possibilità di aumentare il numero dei coinvolti in caso di positività.

Assembramenti e mascherine

Controlli anche sugli autobus: sulle linee più frequentate opereranno dei controllori per verificare il rispetto delle misure di distanziamento e dell’uso delle mascherine. Non il green pass, che come noto è obbligatorio solo sui lunghi tragitti, che tocchino almeno due regioni. Non si è ancora capito, invece, chi controllerà gli assembramenti all’esterno delle scuole.

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