Guardea, c’è l’accordo con Enel sui terreni

Raggiunta l’intesa sull’enfiteusi: i cittadini potranno diventare proprietari degli spazi e degli immobili utilizzati in questi anni

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A dicembre ad esultare erano stati i cittadini di Alviano. Ora tocca a quelli di Guardea: è stata raggiunta un’intesa per la risoluzione del problema legato ai terreni gravati da enfiteusi tra il sindaco del comune ternano, Giampiero Lattanzi, e il responsabile dell’unità immobiliare di Enel Italia, Fiorentino Galasso.

I cittadini di Guardea potranno così diventare pieni proprietari dei terreni e degli immobili da loro utilizzati da molti decenni, con diritti di enfiteusi. Dal 1963 Enel è concedente: prima i cittadini li avevano in uso con la stessa formula, ma dalla nobildonna Orietta Doria Panfili. Con l’accordo sarà possibile giungere all’affrancazione o all’acquisto e riscattare la proprietà dei fondi attraverso la presentazione di offerte secondo un tariffario definito nel protocollo. A vantaggio dei beneficiari.

Enel si impegna ad accettare tutte le proposte valide ricevute e a procedere, anche mediante atti separati, all’affrancazione dell’enfiteusi da parte dei cittadini aventi diritto e quindi alla cessione del proprio diritto di concedente sui terreni. «L’accordo raggiunto – le parole di Lattanzi – è un momento molto importante per vari aspetti, prima di tutto quelli relativi al diritto di enfiteusi riguardante molti cittadini. Con questa intesa si avvia la strada per chiudere vicende decennali e consentire a molte famiglie di poter entrare pienamente in possesso delle aree, e in diversi casi, delle abitazioni in cui vivono. Il protocollo è inoltre la conferma e il rafforzamento degli ottimi rapporti fra il territorio ed Enel e costituisce un ulteriore presupposto per la crescita e lo sviluppo delle nostre comunità».

Il superamento del problema Galasso sottolinea che «siamo molto soddisfatti per questa adesione del Comune di Guardea al progetto di affrancazione, perché allarga la platea dei potenziali interessati, facilitando quindi una risoluzione più complessiva del problema. Questa adesione rende infatti concreta la possibilità di superare definitivamente questa anomala situazione, gravante su tanti terreni, oggi non – conclude – necessari all’esercizio elettrico, acquisiti da Enel nel lontano 1963 e concessi in enfiteusi”. Enel promuoverà una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini interessati ad attivarsi, con l’invio di specifiche lettere di proposta.

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