Gubbio, strage di pecore in un’azienda

Una decina i capi uccisi dai lupi. Il titolare: «La politica regionale ci sostenga perché questi episodi sono solo un danno»

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Strage di pecore, la notte scorsa, sulle colline di Gubbio, a circa 700 metri di altitudine. I lupi hanno attaccato e braccato un gregge all’interno dell’azienda agrituristica biologica ‘Villa Dama’: una decina gli animali uccisi. Sul posto, già nelle prime ore della mattina, il personale della Usl 1 ha provveduto alla constatazione di quanto avvenuto. Preoccupato per l’accaduto e soprattutto per una situazione che potrebbe facilmente ripetersi, Franco Chianelli, che con la moglie gestisce l’azienda a carattere familiare e definisce questi episodi «purtroppo ricorrenti ed estremamente dannosi, Noi, come moltissime altre aziende di questa tipologia – spiega – puntiamo alla qualità assoluta del prodotto e delle carni per questo i nostri animali sono allevati all’aria aperta come previsto da legge regionale sul benessere degli animali. Quanto accaduto stanotte e che, se non si prenderanno seri provvedimenti, continuerà a verificarsi, merita un’attenta valutazione soprattutto da parte delle istituzioni preposte. Partendo dal presupposto che il lupo è un animale protetto – afferma Chianelli -, mi sento di chiedere la possibilità di poter realizzare protezioni, ovvero recinti, nel perimetro dell’area che ospita gli animali. Per questo sarebbe auspicabile una collaborazione finanziaria degli enti pubblici affinché chi svolge questa attività possa continuare a farlo nel migliore dei modi, garantendo al settore agro-alimentare quella qualità riconosciuta che rappresenta uno dei volani più importanti della nostra economia regionale».

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