Gubbio, un ricorso contro i rifiuti stoccati

Un gruppo di associazioni, rappresentate dall’avvocato Passeri, si oppone al progetto di ampliamento della Maio di Padule

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Un ricorso è stato presentato da diversi comitati per impedire lo stoccaggio di rifiuti – definiti ‘pericolosi’ – nell’azienda Maio Tech di Gubbio, nella frazione di Padule.

Le associazioni

Il ricorso – come riporta La Nazione – è stato presentato dal gruppo NO CSS nelle Cementerie, dal Comitato per la Tutela Ambientale della Conca Eugubina, dal Comitato Gubbio Salute Ambiente e dal WWF OA (Organizzazione Aggregata) Provincia di Perugia, rappresentate dall’avvocato Valeria Passeri. Si chiede di annullare sia il procedimento che modifica dell’autorizzazione sia la richiesta dell’azienda di ampliare gli spazi per stoccare rifiuti speciali e ospedalieri.

I motivi del ricorso

«L’azienda Maio Tech – spiega l’avvocato Passeri – ha presentato alla Regione un progetto per stoccare combustibili solidi secondari, rifiuti pericolosi e ospedalieri, con relativo ampliamento degli spazi. Quello che contestiamo nel ricorso è anzitutto che nel sito della Regione non figura pubblicato il procedimento di riesame, c’è soltanto una minima parte. L’azienda vuole anche altri spazi per stoccare questo tipo di rifiuti all’interno dell’abitato di Padule, in una zona che ospita attività artigianali e anche un impianto sportivo dedicato ai bambini. Chiediamo che venga subito annullato questo procedimento».

«I rischi – prosegue l’avvocato – riguardano sia il deposito di combustibili solidi che rifiuti tossici e pericolosi che non sa che fine facciano. Come e dove vengono smaltiti? E rappresentano un pericolo concreto e reale per l’ambiente e la salute dei cittadini? Anche il Comune è contrario allo stoccaggio di altre 100mila tonnellate di materiali simili. Prima di concedere eventuali autorizzazioni, che non comunque contestiamo, va fatta un’attenta e approfondita valutazione di incidenza sanitaria con la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti».

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