I lavoratori Gesenu irrompono in Comune

Perugia: «L’azienda non investe», è l’accusa del sindacato

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di Rosaria Parrilla

Momenti di tensione quando durante la seduta del Consiglio comunale di Perugia di lunedì pomeriggio hanno fatto ‘irruzione’ i lavoratori Gesenu per protestare la scarsa attenzione da parte dell’amministrazione comunale sulla situazione critica in cui versa l’azienda.

Il sindacato «Il Comune di Perugia in quanto socio ha il potere di controllare l’operato dell’azienda e di intervenire». È quanto chiede Gianluca Giorgi, segretario generale della Fit Cisl Umbria, in merito alla questione spinosa targata Gesenu. L’incontro a porte chiuse si è tenuto con il presidente Varasano, i capigruppo e il sindaco Romizi, durante il quale è stato ribadito come la situazione sia delicata e poco chiara. «Parliamo di una gara di circa 40 milioni di euro l’anno – ha spiegato Giorgi -, eppure i cittadini si ritrovano a pagare una tassa alta, con servizi ridotti e scadenti ed i lavoratori attualmente usufruiscono di ferie di ufficio. La barca fino a quando starà a galla?».

L’azienda non investe Poco chiaro anche l’atteggiamento dell’azienda che ha presentato lo scorso dicembre un piano industriale che non ha mai avuto seguito. «Non si investe – è l’accusa di Giorgi -, ma nel frattempo sono stati assunti 7 impiegati e i servizi sono a rischio. E allora il vero problema qual è?».

Il presidente Marconi Il presidente Gesenu, Luca Marconi, tramite una nota, ha fatto sapere che il suo compito è di vigilare e rilevare le eventuali criticità per tutelare la trasparenza e la regolarità delle procedure. «La situazione dell’azienda che ho trovato al momento del mio incarico – ha sottolineato Marconi – mi costringono moralmente e professionalmente a svolgere il mandato, di natura prettamente tecnica, con estrema prudenza per riuscire a inquadrare ogni aspetto. Ciò non mi sarebbe possibile senza il costante confronto con il sindaco, con cui ci troviamo a riflettere senza scontro ma con estrema serietà e considerazione delle reciproche opinioni. È il momento di fare e questo detta diritti e doveri anche dei singoli soci, ognuno nel suo ruolo». Lunedì prossimo intano è stato proclamato lo sciopero.

Twitter @Ros812007

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