I sindaci ‘spingono’ la candidatura di Fora

Diciassette primi cittadini di centrosinistra firmano un documento a sostegno della candidatura ‘civica’ del 46enne

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«Sviluppo economico, protezione sociale e sicurezza, meritocrazia e pari opportunità, sostenibilità ambientale: quattro macro temi declinati in più interventi su cui delineare un’intesa tra i primi cittadini umbri e il candidato alla presidenza della Regione». Così diversi sindaci di centrosinistra si schierano con Andrea Fora e con la sua coalizione civica, spiegando come «di fronte alla crisi che ha investito il paese e che ha colpito duramente anche i nostri territori non ci sono più ricette scontate. È necessario che l’Umbria investa sui giovani, sul merito, sull’apertura al mondo, sperimentando anche nuove forme di partecipazione democratica che riconnettano più strettamente l’istituzione regionale alla vita delle comunità locali».

I sindaci firmatari del documento

Tra i firmatari del documento compaiono Francesco De Rebotti, sindaco di Narni; Matteo Burico, Castiglione del Lago; Giacomo Chiodini, Magione; Bernardino Sperandio, Trevi; Moreno Landrini, Spello; Giulio Cherubini, Panicale; Mirko Ceci, Pietralunga; Sandro Pasquali, Passignano; Fabio Di Gioia, Arrone; Roberto Ferricelli, Piegaro; Marsilio Marinelli, San Venanzo; Sauro Basili, Allerona; Fabio Angelucci, Montecastrilli; Luciano Conti, Avigliano Umbro; Riccardo Bardelli, Paciano; Gianluca Filiberti, Lugnano in Teverina; Alvaro Parca, Giove. Altri sindaci – pare – si aggiungeranno nelle prossime ore. Hanno inoltre aderito i capigruppo Pd ai consigli comunali di Perugia e Terni, Sara Bistocchi e Francesco Filipponi.

Cosa propongono i sindaci al candidato Andrea Fora

«In questo contesto di bassa crescita – spiegano i primi cittadini sottoscrittori –, che stenta tra l’altro a trasmettersi agli indicatori sociali fondamentali (disoccupazione, povertà e disuguaglianze, mobilità sociale e opportunità di vita), riteniamo essenziale che chi intenda candidarsi a guidare l’Umbria a capo di una coalizione che si richiama ai valori della solidarietà, giustizia sociale, meritocrazia, accetti di confrontarsi con i sindaci su alcuni punti programmatici». Sul versante dell’economia si chiede «sostegno alla competitività aziendale favorendo investimenti, riducendo burocrazia e vincoli e finalizzando fondi pubblici e comunitari alla diversificazione produttiva, al rilancio dei distretti industriali, alle reti di piccole e medie imprese»; enfasi viene data inoltre «all’innovazione tecnologica, alla formazione universitaria, all’internazionalizzazione delle imprese».

Sanità e welfare

Per sanità e welfare si invita a consolidare gli obiettivi raggiunti, rilanciando su tutele specifiche «per disoccupati, famiglie monoreddito, anziani soli o non autosufficienti (più posti nelle residenze protette) e persone con disabilità», nonché «incremento dei livelli qualitativi della sanità pubblica, vicina al cittadino coi servizi territoriali ed eccellenza nei presidi ospedalieri». Sono anche citati i temi dell’edilizia popolare, «recuperando il costruito», e si sollecitano «progetti per la natalità e l’infanzia con ulteriori investimenti negli asili nido». Centrale nel documento il tema ambientale con «l’Umbria verde che si fa avanguardia nella sostenibilità». Oltre al ‘no’ alla realizzazione di termovalorizzatori – «legando la chiusura del ciclo ad accordi interregionali, riduzione dei rifiuti alla fonte e raccolta differenziata» -, si individua «l’economia verde come rete produttiva legata all’economia circolare» e si ribadisce la necessità del «controllo pubblico sulle aziende di gestione delle reti idriche». Secondo i sindaci firmatari, infine, è strategico «raddoppiare gli investimenti in borse di studio universitario, edilizia scolastica, accesso al sapere, ricerca e sviluppo delle aziende private» e si deve «spingere sull’innovazione nella pubblica amministrazione, affinché sia meritocratica, partecipata dai cittadini, moderna, ma anche funzionale allo sviluppo e alla coesione sociale delle comunità locali».

«Fora può interpretare la nuova stagione dell’Umbria»

«Se questi spunti programmatici sono condivisibili – sottolineano i primi cittadini di centrosinistra – un candidato di estrazione civica come Andrea Fora, ricco di una storia personale orientata al lavoro e all’impresa sociale, può essere davvero il miglior interprete di una nuova stagione per l’Umbria, trovando anche con i sindaci un’intesa programmatica di risposta alle esigenze del territorio e di sintesi rispetto ad una coalizione civica di centrosinistra, progressista e riformatrice, per la guida della Regione».

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