Idroelettrico, Silvano Rometti: «Nessun privilegio per le multinazionali»

In Umbria, garantisce l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti, «vengono applicati canoni per le concessioni idroelettriche non irrisori, che sono in linea con quelli di altre Regioni e senza praticare alcuno sconto o privilegi per le multinazionali».

La replica Con questa presa di posizione Rometti replica alle dichiarazioni di Andrea Liberati, ex vice presidente regionale di Italia Nostra: «Lo dimostrano le cifre. Basti considerare – rileva Rometti – che dei circa 6 milioni di euro incassati in media all’anno dalla Regione per i canoni di derivazione di acqua pubblica, la maggior parte, quasi 5 milioni di euro, provengono dai grandi utenti, in tutto una trentina. Tra questi figura la multinazionale E.On che, lo scorso anno, è stata chiamata a versare quasi 4 milioni di euro».

Il canone In base alle norme nazionali e regionali, spiega l’assessore, «viene annualmente adeguato agli indici Istat previsti per legge. Per quanto riguarda le concessioni idroelettriche, nel 2014 era fissato in 15,51 euro/KW e nel 2015 è previsto un canone unitario di 15,60 euro/KW. Un importo che non si discosta di molto dalle altre regioni, anzi in alcuni casi lo supera. Eventuali modifiche delle disposizioni in merito ai canoni concessori – conclude Rometti – potrebbero essere valutate in occasione della manovra di bilancio, anche tenendo conto delle possibili ricadute nei vari territori».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli