Il governo ci ripensa: accolte le richieste dei sindaci del cratere

Ricostruzione, i passi salienti recepiti nel Dl ‘Semplificazione’. Legnini: «Ora procediamo spediti» Esulta Alemanno (sindaco di Norcia): «Grande soddisfazione ed emozione»

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Con il decreto legge ‘Semplificazione’ il governo accoglie richieste su ricostruzione proposti sin dall’inizio dal Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. “Grande soddisfazione ed emozione alla fine di un lungo percorso. Risultato importante per tutta la nostra Gente. Ora continuiamo a lavorare. Grazie al Commissario finalmente con prerogative straordinarie”.

Esulta Legnini

Con il decreto si dà attuazione ad un primo importante pacchetto di misure che erano state proposte e condivise dal commissario insieme ai presidenti di regione, sindaci, diocesi, professionisti e associazioni dei cittadini, per accelerare e dare una spinta decisiva alla ripartenza dei territori del cratere: «La ricostruzione pubblica e quella privata potranno trarre un beneficio molto grande dalle norme di semplificazione di carattere generale sia urbanistiche che di affidamento dei lavori pubblici e da quelle specifiche per il sisma contenute nel decreto Semplificazioni», ha dichiarato Legnini.

Cosa cambia

Con questi ultimi interventi di legge il quadro normativo che regola la ricostruzione è sensibilmente migliorato. Va ora completato con alcuni provvedimenti che saranno definiti nei prossimi giorni in un tavolo di lavoro a Palazzo Chigi e con il Mef per avviare la stabilizzazione del personale e prorogare i rapporti in essere, fornire risorse stabili al sostegno delle attività produttive, rivedere i compensi dei professionisti, garantire le entrate dei comuni e la proroga dello stato di emergenza che scade a fine anno. Queste misure potranno trovare spazio nel prossimo decreto legge annunciato dal governo che potrà essere varato una volta ottenuta dal parlamento l’autorizzazione ad aumentare il disavanzo pubblico del 2021.

Deroghe estese

Le deroghe urbanistiche, oggi previste solo per il rifacimento degli edifici nei comuni più danneggiati dal sisma, vengono estese a tutti i 138 comuni del cratere, mentre per la certificazione della conformità urbanistica, i comuni e i professionisti potranno basarsi sui titoli legittimi dell’edificio preesistente, purché non siano modificati i volumi e non ci siano illeciti edilizi. Un chiarimento importante che agevola la certificazione dei progetti da parte dei tecnici ed il lavoro dei Comuni, e che può essere una forte spinta all’uso delle nuove procedure, molto più rapide. Senza contare le norme di carattere generale che semplificano notevolmente l’attività edilizia e che possono dare un’ulteriore spinta.

Affidamenti incarichi

Per la ricostruzione pubblica, a partire da quella delle scuole, il provvedimento appena varato prevede che gli affidamenti di incarichi di progettazione e di esecuzione delle opere sotto la soglia comunitaria (5,350 milioni di euro) siano regolati dalla procedura negoziata, la più celere prevista dal codice degli appalti. I lavori sulle chiese, per importi sotto la soglia comunitaria, potranno avvenire con le regole della ricostruzione privata e affidamenti diretti, anche degli incarichi di progettazione.

Più poteri al commissario

Vengono inoltre conferiti più estesi poteri in deroga al Commissario Straordinario per le opere pubbliche particolarmente complesse, che saranno individuate in un apposito elenco, e per gli interventi nei centri storici dei comuni maggiormente colpiti dal sisma. Il Decreto Semplificazione contiene anche una norma di raccordo tra la legislazione ordinaria e quella speciale sulla ricostruzione, che attribuisce ai cittadini e alle imprese la facoltà di optare, in ogni caso, per la disciplina più semplificata.

Alemanno: «Emozionato»

«Emozione e soddisfazione» sono state espresse dal sindaco di Norcia Nicola Alemanno. «Resta ancora del lavoro da fare e lo stiamo facendo. Il prossimo decreto sullo scostamento di bilancio dovrà accogliere le misure economiche. Il grosso così sarà fatto e salvo modeste altre situazioni, potremo finalmente disporre degli strumenti per operare in tempi accettabili. Quando le istituzioni risolvono un problema per una comunità che soffre, a vincere non è mai una parte. A vincere, finalmente è la gente, la nostra gente, per la quale abbiamo lottato e sofferto, spesso in silenzio, nella consapevolezza che lavoro, competenza, fiducia e speranza vincono sempre sui parolai».

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