«Per il Pmal personale civile prioritario»

Il ministro alla Difesa a Terni: «Importanza strategica dello stabilimento. Vincoli stringenti, ma affronteremo con concretezza la situazione»

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«Continueremo a considerare come prioritaria la questione del personale civile, della carenza di organici soprattutto nei profili tecnici e direttivi, perché l’eccellente livello professionale acquisito negli anni, necessario per mantenere la funzionalità dell’impianto di Terni, non vada perduto. Il piano di assunzioni che stiamo proponendo dovrebbe essere confermato con la nuova finanziaria». Questo il messaggio lanciato dal ministro alla Difesa, Elisabetta Trenta, in occasione della visita di venerdì mattina al Pmal: focus sul futuro del Polo di mantenimento delle armi leggere e le problematiche esistenti.

LA VISITA IN UMBRIA DEL MINISTRO TRENTA

Le professionalità

La Trenta è stata accolta dal colonnello Giuseppe Dei Bardi, il direttore del Pmal. Quindi la visita al polo e il messaggio: «Saluto e ringrazio il direttore e il personale militare e civile del Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni per l’eccellente lavoro che svolgono all’interno di questa importante struttura della Difesa. Sappiamo bene che – ha sottolineato la Trenta – ha un grande valore strategico per la Difesa per le complesse attività che vengono svolte. I suoi compiti principali riguardano il mantenimento in efficienza di armi, di mezzi e dei relativi equipaggiamenti in dotazione alle unità dell’Esercito dislocate sul territorio nazionale e soprattutto nelle attuali missioni all’estero, al fine di garantire la protezione e la sicurezza individuale delle truppe e dei sistemi d’arma utilizzati. Oggi il Polo si inserisce a pieno titolo nel panorama logistico/produttivo relativo all’armamento leggero, confrontandosi con le più importanti realtà produttive italiane e straniere; rappresenta anche una realtà produttiva fra le più importanti per l’economia della regione, esprimendo professionalità tecniche di altissimo livello». Per l’occasione presenti anche il sindaco Leonardo Latini, i parlamentari Donatella Tesei, Raffaele Nevi, Luca Briziarelli e Stefano Lucidi.

MINISTRO TRENTA: «STIAMO PROPONENDO UN PIANO DI ASSUNZIONI. DOVREBBE ESSERE CONFERMATO CON NUOVA FINANZIARIA» – VIDEO

L’azione futura

Il ministro ha quindi evidenziato che «in questi anni l’attenzione del governo è stata rivolta alla questione del personale civile necessario per mantenere la funzionalità di questo impianto, in un contesto in cui le carenze di organico riguardano tutti gli stabilimenti e i poli presenti sul territorio nazionale, in alcuni casi anche in misura più preoccupante rispetto a questa struttura. Alle preoccupazioni espresse in tal senso, in più occasioni, sia dai parlamentari sia dalle istituzioni locali, sono state già date importanti risposte, che hanno portato all’assunzione di nuovo personale, confermando l’importanza strategica di questo stabilimento; anche noi siamo particolarmente attenti a queste esigenza e abbiamo la volontà di affrontare con concretezza questa situazione, seppur in un quadro di vincoli stringenti che riguardano l’insieme della pubblica amministrazione. Continueremo a considerare – ha concluso – come prioritaria la questione del personale civile, della carenza di organici soprattutto nei profili tecnici e direttivi, perché l’eccellente livello professionale acquisito negli anni, necessario per mantenere la funzionalità dell’impianto di Terni, non vada perduto».

«Dare seguito»

Francesco Filipponi

A stretto giro arriva il commento del capogruppo in consiglio comunale del Pd, Francesco Filipponi, da sempre attento alle vicende del Pmal: «Durante l’importante visita al Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni il ministro della Difesa ha riconosciuto formalmente ed onestamente un importante lavoro svolto, a cui ora però occorre necessariamente dar seguito. Fondamentale quindi che si proceda nell’indirizzo proposto rispetto ad un nuovo piano assunzionale, dopo un confronto con il ministero della funzione pubblica. Il concorso in corso di svolgimento per profili tecnici e l’uso di precedenti graduatorie sono punti importanti a cui si è lavorato molto, ma non sufficienti da soli a far fronte ai pensionamenti: a breve in consiglio comunale avremo modo di discutere il nostro atto di indirizzo che va nella direzione auspicata venerdì mattina, ai fini di un ricambio di personale al Polo necessario per il rilancio del secondo sito industriale della città».

A Spoleto

Il ministro ha quindi proseguito il viaggio in Umbria – dalle 14 sarà a Baiano, quindi alle 16 a Foligno al centro di selezione e reclutamento nazionale dell’Esercito – andando al II ’Battaglione Granatieri Cengio di Spoleto: «Saluto le autorità presenti, e in particolare il comandante, tenente Colonnello De Rosa, e tutti gli uomini e le donne.  Vi saluto e vi ringrazio, sin d’ora, per il lavoro – le parole della Trenta – che svolgete quotidianamente, in patria e all’estero, per il bene del paese e dei suoi cittadini. I granatieri vantano un’antica e gloriosa storia, anzi la più antica tra le specialità dell’Esercito, risalente addirittura al 18 aprile del 1659, quando il Duca Carlo Emanuele II, sciogliendo le milizie mercenarie allora esistenti, formò il reggimento delle Guardie dell’armata Piemontese dal quale discendono i granatieri. Da allora i granatieri sono stati protagonisti in guerra e in pace, in patria e all’estero, delle vicende che hanno accompagnato la vita del Paese. In questi giorni abbiamo celebrato il centenario della Vittoria dell’Italia durante la prima guerra mondiale: la battaglia del monte Cengio, da cui il nome del vostro reparto, è soltanto una delle tante tappe che ricordano lo straordinario sacrificio di cui si resero protagonisti i vostri padri. Oggi i compiti dei granatieri, nell’ottica di uno strumento militare sempre più moderno e rispondente ai bisogni del paese, si sono notevolmente ampliati e vi vedono affiancare le forze di polizia in operazioni di controllo del territorio, intervenire a supporto della popolazione, operare in teatri operativi lontani dalle vostre case; il contributo che fornite da anni, senza soluzione di continuità, nell’ambito dell’operazione ‘Strade Sicure’, è prezioso e grandemente apprezzato dai cittadini, per il senso di rassicurazione sociale e solidarietà che la vostra presenza trasmette ogni giorno. Così come altrettanto apprezzato, e a volte determinante, è il servizio reso ogni qualvolta siete intervenuti per prestare soccorso alla popolazione in situazioni di calamità, come in occasione dei terremoto di Amatrice, o di emergenza incendi nella regione; da anni, inoltre, mettete al servizio del paese e della comunità internazionale la vostra grande professionalità e le vostre peculiari competenze all’interno dei contesti internazionali cui siete chiamati a operare, in Kosovo, in Libano, dimostrandovi sempre all’altezza del vostro compito, apprezzati dai colleghi delle Forze armate di paesi alleati ed amici, benvoluti dalle popolazioni locali. Un impegno difficile, che affrontate sopportando anche il sacrificio che lunghi mesi di permanenza all’estero, in aree spesso molto ostili, comportano per voi e le vostre famiglie. È anche grazie a voi se le nostre Forze armate ricevono in tanti consessi internazionali indiscusse attestazioni di stima e di plauso, genuine dimostrazioni di riconoscenza dalle popolazioni locali delle aree di crisi. E soprattutto ricevono altissimo consenso da parte degli italiani, un consenso che va preservato con l’impegno quotidiano di cui voi – ha concluso – tutti siete esempio: e questo è un motivo di orgoglio per tutti noi. Desidero ringraziarvi a nome di tutti gli italiani, per quello che avete fatto e per quello che fate, per la determinazione, la dedizione con cui assolvete i vostri compiti, per il servizio che prestate per il bene del paese e della collettività internazionale».

A Baiano di Spoleto

Terzo step Baiano: «Saluto e ringrazio per la loro presenza i senatori Lucidi e Briziarelli, il direttore generale di Agenzia industrie difesa, ingegnere Gian Carlo Anselmino, il Direttore della direzione armamenti terrestri, tenente generale Castrataro, i rappresentanti delle aziende partner Leonardo, Larimart, Ares Cosmos. Saluto il Direttore, tenente colonnello Primavilla e il personale militare e civile per l’eccellente lavoro che svolgono all’interno di questo stabilimento. Lo stabilimento militare del munizionamento terrestre (Smtt) di Baiano è una storica realtà produttiva, fra le più importanti per l’economia spoletina, che negli anni si è conquistato un ruolo sempre più rilevante nel suo comparto grazie alle delicate attività svolte nel settore dell’allestimento e ripristino di munizionamento di medio e grosso calibro, nonché nella demilitarizzazione, ma anche ai servizi tecnici forniti a Esercito, Marina, Carabinieri e Guardia di Finanza. Lo stabilimento oggi gode di un ottimo stato di salute: è indubbiamente un centro di eccellenza nazionale di grande importanza per la difesa capace di esprimere professionalità tecniche di altissimo livello e tecnologie all’avanguardia. In questi anni, grazie ad una oculata attività mirata alla razionalizzazione delle risorse e alla valorizzazione delle proprie capacità con importanti partner, tra cui Leonardo, Mes, ST Kinetics e il Consorzio Pbi (Protezioni balistiche Italia) lo Stabilimento, oltre a rappresentare un’importante opportunità occupazionale per molti giovani, è riuscito a chiudere positivamente anche il proprio bilancio economico. Sono questi standard importanti che abbiamo interesse a preservare e incrementare per il futuro, anche in vista delle fuoriuscite di personale previste da qui al 2022. L’inserimento di nuovo personale è infatti da considerare elemento strategico per garantire il mantenimento del know-how aziendale. Sappiamo benissimo che la continuità della produzione nel comparto militare, in cui la tecnologia ha grande rilevanza, significa progredire nella qualità e quindi mantenere la competitività del Paese a livello internazionale, con favorevoli ritorni anche sul piano occupazionale. Né ci sfugge come queste capacità, nel contesto internazionale, siano specchio delle capacità produttive nazionali in senso lato, con benefiche ricadute anche in molti altri settori; è per questo nostra – ha concluso – intenzione assicurare allo stabilimento, alla luce dei presupposti del Piano industriale triennale, concrete attenzioni per il prossimo futuro, per la tutela delle competenze e delle professionalità acquisite dal personale e per mantenere gli elevati livelli di produzione raggiunti».

I sindacati: «Crisi occupazionale e riduzione». Il suggerimento

Il ministro Trenta a Terni ha incontrato anche le rsu e le organizzazioni sindacali del polo: «In particolare – la nota delle rsu Cgil, Cisl e Uil – l’accento è stato posto sulla carenza dei dipendenti civili rispetto alla pianta organica, che a fronte dei 384 previsti, oggi sono circa 280 persone, ma si ridurranno ancora nel prossimo triennio, a causa dei pensionamenti, fino a soli 182, causando l’irrimediabile dispersione del prezioso know-how acquisito, soprattutto nel settore tecnico, e il conseguente drastico calo delle prestazioni e della possibilità di raggiungimento degli obiettivi istituzionali. Occorre, pertanto, un immediato piano straordinario delle assunzioni nel ministero della Difesa, che superi quello ordinario, del tutto insoddisfacente, e che preveda almeno 2000 nuovi posti di lavoro in Italia, soprattutto nei profili tecnici, procedendo subito all’allargamento dei pochi posti messi già a concorso e prevedendo un prolungamento della validità delle graduatorie. Contestualmente bisogna creare ed avviare le scuole di formazione presso i poli e gli arsenali, indispensabili al fine di trasferire, con il contributo delle professionalità dei dipendenti civili della difesa, conoscenze ed esperienze a favore di tutta l’area tecnico-industriale del ministero. È stato altresì suggerito al ministro la possibilità di inserire il Pmal di Terni in un ambito organizzativo-funzionale interforze, al fine di offrire le proprie alte potenzialità ad una più vasta platea di utenti sia militari che del mercato privato. Al temine dell’incontro il ministro ha garantito il suo personale impegno per dare riscontro alle rischieste che le sono state poste, aprrezzando l’alto livello strategico dello stabilimento e la professionalità delle maestranze». Le rsu «nel ringraziare la dottoressa Elisebetta Trenta per la visita, l’attenzione e la sensibilità dimostrata, auspicano che i provvedimenti promessi trovino un immediato riscontro nell’azione del governo e adeguate coperture nel Def per il 2019».

Il sindaco Latini

Per il primo cittadino di Terni «la visita del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha confermato l’alto valore strategico del Polo militare di mantenimento delle armi leggere di Terni, la nostra antica Fabbrica d’Armi, la cui storia e la cui attività in città sono motivo d’orgoglio per Terni. Fondamentale che vengano mantenute le eccellenze, le capacità professionali e tecniche del Polo, frutto della grande tradizione degli stabilimenti ternani al servizio dell’Italia e che – allo stesso tempo – vengano sostenuti i progetti innovativi ben illustrati stamattina dal direttore colonnello Dei Bardi per consentire al Pmal di continuare a confrontarsi con successo con le più importanti realtà produttive di questo settore in Italia e nel mondo».

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