Il Monza al ‘Liberati’: «Ternana, sii viva»

I brianzoli di Brocchi in grande forma, le Fere a caccia della ripartenza. Gallo: «Devono essere forti moralmente i giocatori, altrimenti non possono indossare questa maglia»

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Aspetto tattico e psicologico sì, ma soprattutto tanto lavoro – evidente che la situazione ereditata da Fabio Gallo non sia stata delle migliori sotto alcun aspetto – su fisico e ritmo. C’è un marzo colmo di gare casalinghe per la Ternana ed è ora «di togliere l’apatia portata dai risultati e far vedere voglia di vincere»: domenica pomeriggio al ‘Liberati’ arriva il Monza di Cristian Brocchi e il 48enne di Bollate chiede ai suoi di mostrare di essere «vivi». Di certo c’è che nella formazione di partenza non ci saranno Furlan, Giraudo, Palumbo, Castiglia e Frediani, non c’è troppo spazio di manovra per l’ex Spezia. Diretta su umbriaOn dalle 14.

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La conta

Si affrontano la peggior squadra del girone nel 2019 e una delle migliori – per stato di forma – dell’intera serie C. Considerati i notevoli rinforzi nella campagna acquisti invernale dei brianzoli c’è poco da essere ottimisti. Nel probabile 4-3-1-2 di Gallo ci sarà capitan Defendi titolare da terzino sinistro (lo ha annunciato lui stesso in conferenza), mentre la condizione non buona di Castiglia, Palumbo, Giraudo e Frediani non consentirà loro di essere schierati dall’inizio. Nell’undici di partenza ci sarà Altobelli: «Poter lavorare una settimana – ha esordito il trainer delle ‘Fere’ – in modo normale è stata una manna dal cielo, ho avuto la possibilità di conoscere meglio i ragazzi e loro me. Siamo andati sullo specifico sotto l’aspetto tattico, organizzativo e fisico, abbiamo lavorato abbastanza perché è un fattore sul quale dobbiamo assolutamente migliorare». I convocati sono 23, out solo l’esterno di Montebelluna.

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L’apatia, l’orgoglio e il guardarsi in faccia

Siamo a marzo e la Ternana ancora non ha vinto un match dall’inizio dell’anno. In caso di non successo sarà eguagliato il record negativo del 1931 (11 match): «Mi aspetto una squadra – la speranza di Gallo – che si tolga velocemente questa apatia che i risultati hanno dato, una Ternana viva e che abbia voglia di vincere». Il tecnico rossoverde ha specificato l’ultima frase detta ai giocatori post ‘rifinitura’: «Guardate chi siete. Guardatevi perché altrimenti si passa per scemi e non è bello. Rendetevi conto di dove siamo e di cosa si può fare. Voglio piglio, cattiveria e determinazione per far sì che il 10% indicato da Bandecchi come percentuale di vittoria aumenti».

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Il confronto con Bandecchi

Il neo presidente di via della Bardesca è salito a Cascia mercoledì dopo l’ufficializzazione dell’ingresso nel ruolo al posto del dimissionario Stefano Ranucci: «Bandecchi è esuberante – Gallo sorride mentre racconta – nel modo di parlare e da parte sua finora non ho mai notato toni pacati e tranquilli; è stato prezioso perché ha cercato di stimolare l’orgoglio dei giocatori. Deve venire fuori la voglia di far vedere che ciò che è stato finora è sbagliato. Il suo tono è del tipo ‘state attenti, sono in forma e rischiate’. Incontro che mi è piaciuto molto». Notizie positive dall’infermeria: «Sto iniziando a recuperare tutti i giocatori, seppur qualcuno sia indietro nella condizione».

Fabio Gallo

La vittoria casalinga, la maglia e il Monza

Ultimo successo tra le mura amiche a fine dicembre con il Teramo: «Giocare in casa – ha sottolineato Gallo – deve essere un vantaggio e quindi serve sfruttare questa possibilità. Chiaro che un risultato positivo con il Monza aiuterebbe l’ambiente ed i ragazzi, vi assicuro che ne hanno bisogno perché la situazione va migliorata. Alla squadra ho cercato di trasmettere la mia voglia di far bene e risollevarli. Devono essere forti moralmente perché solo così si può indossare la maglia della Ternana, altrimenti si va a giocare in piazze dove la pressione è diversa». Biancorossi avversari temibili: «Squadra rivoluzionata che propone calcio, attaccano in molti. Ma deve migliorare il nostro piglio e occorre concretizzare di più, se i ragazzi vanno forte diventano pericolosi. Per quel che mi riguarda l’entusiasmo c’è a prescindere». Il ritiro – salvo sorprese – proseguirà comunque vada: «Ora bisogna abbassare la testa e pedalare. Chiaro che poi c’è da valutare il fatto che non provochi l’effetto opposto». Dirigere la contesa Mario Saia della sezione di Palermo.

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