Il Perugia torna a perdere: passi indietro a Parma

Sconfitta per 2-0 per gli uomini di mister Castori. Prestazione senza mordente: «Non drammatizziamo»

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di G.R.

Una rondine non fa primavera. Il Perugia, dopo due vittorie e un pareggio, torna a perdere in casa di un Parma che arrivava da un momento nero fatto di una sola vittoria in sette partite. Il gol di Brunori Sandri, il terzo subito in situazione di vantaggio nella sfida contro il Palermo, era un chiaro segnale che il freddo non vuole andarsene da Perugia. Infatti la squadra di Castori ha fatto passi indietro rispetto a quanto visto dal suo ritorno. Non stupisce la sconfitta, incidente di percorso prevedibile nella difficile lotta verso la salvezza, ma la prestazione di una squadra molle, brutta e incapace di reagire.

La partita

Chi aveva negli occhi il grande primo tempo di sabato scorsi al Curi, è rimasto deluso sintonizzando la partita sulla sfida del Tardini. Pensare che la prima occasione pericolosa era arrivata già al 4′ con Di Serio che di testa ha mandato fuori il cross di Lisi. Il Parma esulta invece al primo tiro verso lo specchio al 12′: è Benedyczak a trasformare in oro il cross di Valenti. Il polacco classe 2000, di cui si parla un gran bene, segna il secondo gol stagionale in una prima parte di campionato in cui si era un po’ perso. Ci provano ancora Di Serio (30′) e Benedyczak (42′) ma di tiri in porta nella prima frazione non se ne vedono altri. Nel secondo tempo, passano cinque minuti dal ritorno in campo e Olivieri chiama Chichizola alla grande parata. Il Perugia non mostra convinti assalti alla difesa ducale. Scatta l’ora di gioco e Sgarbi allontana male regalando a Vazquez un pallone sul quale mostra tutta la sua classe accendendo la luce per gli uomini di Pecchia infilandola là dove Gori non può. Castori chiama alla reazione: rabbia e determinazione ma manca la qualità. Si finisce con in campo Matos, Di Carmine, Melchiorri. Tutti in attacco con un tridente formato da un giocatore fuori forma, un esperto diventato panchinaro fisso e un uomo dichiaratamente sul mercato. Ci sono dieci giorni al 31 e forse qualche trattativa andrà completata. L’unico tiro pericoloso è di Melchiorri all’80’murato però da Delprato. Finisce 2-0. C’è da rialzarsi in vista della seconda trasferta consecutiva: in casa di un Bari priva di Cheddira squalificato ma con la voglia di riscatto per la sconfitta di Palermo. Le altre: perdono Cosenza, Venezia e Benevento, pareggia il Como e vince il Cittadella. C’è ancora spazio e tempo per la salvezza diretta.

Castori: «Non drammatizziamo. Abbiamo perso per due eurogol»

«Abbiamo fatto una partita discreta, non bisogna drammatizzare». Castori ai microfoni di UmbriaTV non butta via la prestazione del Grifo sconfitto al Tardini: «Abbiamo fatto la partita che potevamo e dovevamo fare. Sicuramente non abbiamo ripetuto le ultime gare però non è stata una prestazione totalmente negativa. Non abbiamo concesso nulla. Loro hanno fatto due eurogol. Sul primo hanno fatto un cross da quaranta metri, sul secondo abbiamo sbagliato il rinvio ma sono in pochi a saper calciare palla di prima intenzione e metterla sotto l’incrocio dei pali. All’inizio siamo partiti bene e dopo esserci un po’ persi abbiamo saputo riprendere le misure. Nel secondo tempo siamo stati più veloci ad aggredire e abbiamo fatto molto meglio. Non abbiamo creato tanto ma abbiamo comunque prodotto occasioni con Olivieri e Lisi che potevano riaprire la partita. L’eurogol ci ha tagliato le gambe». Sul Parma: «Era normale aspettarsi una squadra di grande valore, concentrata e pronta a riscattare dai 4 gol subiti a Bari. Era partito per vincere il campionato o comunque stare nei livelli alti e non lo scopriamo certo noi oggi. Resta il dispiacere ma quando gli avversari sono bravi dobbiamo accettarlo». Chiusura tra il mercato e il recupero di Matos e Di Carmine: «Hanno bisogno di giocare. In quel momento serviva gente fresca. La società sa quali operazioni deve fare».

Curado: «Non piangiamo. Abbiamo trovato la nostra identità»

Marcos Curado in mixed zone condivide la lettura della partita fatta da mister Castori: «Abbiamo perso per due gol bellissimi. Per qualche minuto eravamo in difficoltà nell’andare a prenderli alti ma non li abbiamo subiti molto. Sarebbe stata da 0-0 se non si fossero inventati quelle due reti. Abbiamo fatto vedere meno delle ultime due partite. Il motivo lo dovremo analizzare nei prossimi giorni». L’ex Genoa difende il compagno di reparto Sgarbi, autore del passaggio involontario a Vazquez nel gol del 2-0: «Si sbaglia tutti insieme. C’è una squadra e un gruppo unito». Serve alzare la testa: «Non c’è tempo per piangere. Manteniamo la calma e continuiamo su questa strada. Abbiamo trovato la nostra identità».

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