24 °c
Terni
23 ° Mar
20 ° Mer
lunedì, 7 Luglio 2025
UmbriaON
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
UmbriaON

Home » Il rischio ‘alto’ per l’Umbria è un rebus

Il rischio ‘alto’ per l’Umbria è un rebus

di Fabio Toni
24 Gennaio 2021
in Ambiente e salute, Apertura 5, Coronavirus, In evidenza
Tempo di lettura: 2 minuti di lettura
Giovanni Rezza

Giovanni Rezza

Condividi su FacebookCondividi su X (Twitter)Invia su Whatsapp

di F.L.

Con 1.315 segnalati in una settimana, un aumento dei focolai e una stima dell’Rt puntuale a 1,05 (calcolato al 6 gennaio), per la terza settimana consecutiva l’Umbria rientra tra le regioni a ‘rischio alto’ nell’ambito del monitoraggio settimanale (11-17 gennaio) dell’andamento del Covid da parte di Istituto superiore di sanità e ministero della salute. La conferma sabato mattina, nel corso di una conferenza stampa della cabina di regia nazionale.

QUI L’ULTIMO MONITORAGGIO CHE ASSEGNA ALL’UMBRIA IL RISCHIO ‘ALTO’ (.PDF)

«Rapido aumento casi non è escluso»

«In molte regioni e province autonome c’è un rischio moderato/alto secondo il decreto ministeriale del 30 aprile – hanno spiegato il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, e il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Gianni Rezza -, anche in presenza di una lieve diminuzione della probabilità di trasmissione di SARS-CoV-2; resta, infatti, elevato l’impatto sui servizi assistenziali nella maggior parte delle regioni. L’epidemia resta in una fase delicata ed un nuovo rapido aumento nel numero di casi nelle prossime settimane è possibile, qualora non venissero mantenute rigorosamente misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale. L’attuale quadro a livello nazionale – hanno detto ancora Locatelli e Rezza – sottende infatti forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’elevata incidenza impongono comunque incisive misure restrittive».

COVID UMBRIA, IL TEMUTO ‘EFFETTO FESTE’ NON C’È STATO

I dati della Regione e la questione colore

Quanto all’Umbria, la classificazione a rischio ‘alto’ arriva a poche ore dalla pubblicazione, avvenuta venerdì, del Report epidemiologico della Regione, da cui è emerso un indice Rt all’1,09, dato già in leggera diminuzione rispetto ai dati di una settimana prima. Stazionaria l’incidenza settimanale dei casi sulla popolazione, con 160,97 ogni 100 mila abitanti. «Non ci sono segnali di allarme maggiori rispetto alla fascia in cui siamo già inseriti» aveva detto sempre venerdì il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario. «La presenza in una fascia resta comunque valida per due settimane. Il quadro è stazionario, non c’è un peggioramento anche se esistono differenze territoriali all’interno dell’Umbria» Non è escluso che da lunedì la Regione possa comunque valutare eventuali ulteriori restrizioni riferite a specifiche realtà locali.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La classificazione generale 

Che per ora l’Umbria rimanga in zona arancione lo conferma anche il fatto che non la riguardano le ordinanze firmate venerdì dal ministro della salute, Roberto Speranza, che da domenica modificano la classificazione di due regioni, la Lombardia (finora zona rossa) e la Sardegna (prima in zona gialla). Complessivamente, quindi, la ripartizione delle regioni e province autonome, dal 24 gennaio, è la seguente: in area gialla Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana; in arancione Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta; in area rossa Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia. Eventuali nuove modifiche potrebbero esserci alla fine della prossima settimana.

CondividiTweetInviaCondividiInvia

Articoli Correlati

Ambiente e salute

In Umbria torna la pioggia: ‘allerta gialla’. Possibili precipitazioni intense

6 Luglio 2025
Ambiente e salute

Terni, morso due volte da una vipera: 56enne finisce in ospedale

7 Luglio 2025
Ambiente e salute

Arriva il ‘fresco’ in Umbria: temperature massime giù anche di oltre 10 °C

6 Luglio 2025
Terni, cantiere Verdi: ‘chiusura’ di un anno per vico Sant’Agape
Ambiente e salute

Terni, via Tre Archi: torna il pressing per l’emissione di fumi

5 Luglio 2025
Sanità e liste d’attesa: «23 mila prestazioni prenotate e non effettuate»
Ambiente e salute

Narni: la gratitudine di una paziente a medici e infermieri. «Mi avete curata con il cuore»

5 Luglio 2025
Nuovo ospedale Terni, Tesei: «Percorso Inail? Non si farebbe nell’attuale sito»
Ambiente e salute

Sanità Umbria, aziende regionali: «Mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi 2022». C’è lo zero

4 Luglio 2025

Meteo

Umbria
7 Luglio 2025 - lunedì
Light rain shower
23 ° c
83%
18mh
30 c 16 c
Mar
29 c 12 c
Mer
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Termini d’uso
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Contatti
  • Modifica consenso cookie
  • Umbriaon srl – P.I. 01542550551

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • Eventi
    • Spettacolo
  • Economia
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Opinioni
  • Politica
  • Sport
    • Calcio
    • Futsal
    • Rugby
    • Scherma
    • Altri sport
  • Foto
  • Video

© 2024 Copyright Umbriaon s.r.l.