Torromino per Gallo. Bandecchi: «Noi top 25»

Ternana, chiuso lo scambio che coinvolge Boateng con la Juve Stabia. Il livornese: «Siamo tra le migliori 25 società italiane meglio gestite». Le frecciate a Roma e Juventus

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Di solito i giocatori vincenti, o comunque spesso protagonisti in squadre capaci di trionfare in campionato, aiutano a vincere. Di certo meglio di chi, con costanza, retrocede o fa disastri. In tal senso la Ternana può dirsi soddisfatta – anche considerando chi è coinvolto nello scambio, ovvero un esubero – dell’ultima acquisizione a firma Luca Leone per il reparto avanzato: il 31enne tuttofare offensivo Giuseppe Torromino è pronto a diventare un nuovo giocatore delle ‘Fere’. Aveva lasciato qualche perplessità la presenza di Kingsley Boateng mercoledì sera al ‘Liberati’ per la presentazione, ora tuttavia di dubbi non ce ne sono. Nel contempo Stefano Bandecchi parla a Il Sole 24 Ore a 360 gradi sul club, l’università e la situazione finanziaria rossoverde. Ci scappa anche la frecciata per Roma e Juventus per non farsi mancare nulla.

VIDEO – LA PRESENTAZIONE AL ‘LIBERATI’: POCHE PAROLE E PROFILO BASSO. GALLO GARANTISCE

Giuseppe Torromino (foto instagram giuseppetorromino25)

Torromino e i sei campionati vinti

Si parte da un dato che l’attaccante – spesso esterno in carriera, ma anche trequartista e punta centrale – vorrà subito stoppare a Terni: l’ultima rete in gare ufficiali risale addirittura al 9 febbraio 2018, a Bisceglie. Da allora 27 presenze senza mai festeggiare la gioia di un gol tra Lecce, dove è stato allenato da Fabio Liverani, e Juve Stabia. Un curriculum interessante e particolare quello di Torromino, al top – in alcuni casi da punto fermo della propria squadra – in ben sei campionati tra dilettanti e professionisti: due in D con Biellese e Treviso (anche in questo caso c’era un ex ‘Fera’ in qualità di tecnico, Diego Zanin) da under 23, uno nell’allora Lega Pro Seconda Divisione sempre con il club veneto, uno in Lega Pro Prima Divisione con la Virtus Entella nel 2014 e due – più recenti – con Lecce e Juve Stabia in C. Totale sei volte nel quale i suoi club hanno visto tutti dall’alto in basso, mica male per un classe ’88. Difficile che sia una mera casualità. Se poi ci si aggiunge la promozione in A con il Crotone 2015-2016 (2°, c’era Salzano) di Jurić il quadro è ancora più completo.

TERNANA 2019-2020, LA NUMERAZIONE UFFICIALE

Kingsley Boateng

Via Boateng

L’attacco della Ternana ora è pressoché completo tenendo in considerazione l’arrivo di Partipilo: Ferrante, Marilungo, Vantaggiato (le paole di Fabio Gallo fanno pensare ad una sua permanenza), l’ex Virtus Francavilla, Furlan (per ora non c’è seguito all’ipotesi scambio con il Padova per il terzino Daffara) e Torromino sono giocatori in grado di dare diverse soluzioni tattiche al trainer lombardo, dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1 passando per il 4-3-3. Vedremo già da Rieti che intenzioni ha il tecnico. Come detto è uno scambio (a lanciare la notizia gianlucadimarzio.com e ternananews) con la Juve Stabia che in linea teorica va a favore – non ce ne voglia il brevilineo di scuola Milan, apparso un pesce fuor d’acqua in gran parte delle partite disputate in rossoverde – di via della Bardesca: Leone si libera di un esubero – da non dimenticare la situazione di Viola, in questo modo ‘sistemata’ – e consegna a Gallo un calciatore di indubbia esperienza e utilità per un torneo di terza divisione. Non molto prolifico – tre stagioni in doppia cifra, l’ultima con il Lecce 2016-2017 – ma di certo più funzionale del ghanese. Infine il capitolo biglietti per il match dello ‘Scopigno’ di sabato sera: si è intorno a quota 1.500 ticket venduti, già superato il numero dei derby più recenti a Perugia e dell’indimenticabile trasferta di Ascoli del 2017. Un dato destinato ad aumentare: venerdì botteghini del ‘Liberati’ ancora aperti.

LE MAGLIE UFFICIALI: RICHIAMI STORICI VINCENTI E CASCATA MARMORE

Stefano Bandecchi

Bandecchi, gli utili per il Kent e le frecciate per i soldi in nero

Nel contempo Stefano Bandecchi – assente alla presentazione perché all’estero, ma anche per scaramanzia – ha concesso una lunga intervista a Il Sole 24 Ore per parlare del club e del legame con l’università, ma non solo: «Gli ‘utili’ del Fondi e della Ternana sono stati reinvestiti – ha spiegato – nell’università del Kent». Definiti indiretti dall’imprenditore livornese perché coinvolge il numero degli iscritti ai corsi (30 mila viene specificato nell’articolo, così come l’acquisto della società per 100 mila euro e i 2 milioni di debito ripianati). Dopo un breve sunto dell’attività in terra pontina e la decisione di spostarsi in Umbria, Bandecchi parla della solidità finanziaria: «Una squadra di calcio professionistica se vuole restare sul mercato deve essere ben strutturata e rivendico che la Ternana è tra le 25 squadre meglio gestite in Italia nelle 100 dei campionati professionistici. Ci sono squadre come la Roma e la Juventus che sono soverchiate dai debiti e che miracolosamente vengono ogni anno iscritte alla competizione di categoria. Se venisse davvero applicato il fair play finanziario non rimarremmo più di 40 squadre su 100 e senza dubbio Roma e Juventus non ne farebbero parte. Non essendo una società di ladruncoli come altrove capita dobbiamo avere un capitale sociale importante: per gestire male una squadra di serie C puoi permetterti di avere un capitale sociale di 5 milioni ma se la vuoi gestire bene e in trasparenza devi farlo salire almeno ad otto milioni. Noi paghiamo regolarmente a ogni fine mese lo stipendio a tutti i calciatori e a tutti i dipendenti e vi assicuro che non è la regola aurea delle serie inferiori. Da me arrivano giocatori – conclude nell’articolo a firma Roberto Galullo e Angelo Mincuzzi – che mi chiedono di essere pagati in nero, perché così sono stati spesso abituati negli ultimi dieci anni, con la scusa che la società risparmia sui contributi. Parlo anche di 300 mila euro che molti giocatori pretendono sottobanco. La Ternana paga fino all’ultimo centesimo di stipendi e contributi. Sei milioni all’anno – in passato si parlava di cifre superiori, ndr – di cui la metà in contribuzione».

IL BILANCIO AL 30 GIUGNO 2018, IL PRIMO DELL’ERA BANDECCHI: I NUMERI

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