Un punteggio troppo sospetto per non catturare l’attenzione. Perché segnare otto reti senza subirne nel primo tempo e concludere la gara sul 12-0 non è certo prassi in un campionato – seppur in una serie inferiore – professionistico europeo: è accaduto nello scorso weekend in Spagna, in occasione della sfida della Segunda División B (terza divisione) tra il Barcellona ‘B’ e l’Eldense. Nella notte la polizia iberica ha fermato Filippo Vito di Pierro, tecnico di origine umbra che da inizio anno collabora con Francisco Ruiz Casares alla guida del club di Elda.
SPORT.ES: FERMATO FILIPPO VITO DI PIERRO PER SOSPETTO DI COMBINE
La sospetta ‘combine’ Lo score largo, lo sviluppo delle reti e, soprattutto, le dichiarazioni postpartita di uno dei giocatori della squadra (Saad Cheikh, uno di coloro che si è rifiutato di scendere in campo nella ripresa) ha fatto scattare l’allarme sia all’interno della società – da pochi mesi gestito da un gruppo italiano, allontanato dopo la sfida del ‘Mini Estadi’ – sia sponda polizia. Che nella notte tra lunedì e martedì ha agito: secondo quanto riportano diversi media spagnoli, tra i quali El Mundo e il Mundo Deportivo, il tecnico umbro sarebbe stato arrestato per presunte irregolarità e corruzione per truccare la sfida. Alla base del risultato ci sarebbe infatti un giro di scommesse.
Lo stesso club aveva chiesto – David Aguilar, presidente – aiuto e lumi sul comportamento di alcuni giocatori schierati in terra catalana alla Lfp, la lega spagnola. Nell’Eldense militano oltretutto diversi calciatori italiani e, stando alle parole di Aguilar, i problemi sarebbero iniziati proprio dall’arrivo della truppa tricolore ad inizio anno.
Di Pierro ha trascorsi anche in club come Milan e Parma oltre al Perugia. Nei primi anni dueila è stato protagonista a Città di Castello (juniores), Melfi, Nuova Chiusi e Argentina, quindi di recente avventura in terra ligure ad Imperia, in Campania tra le fila del Gladiator e in Calabria al Catanzaro, dove è stato vice dell’ex ‘Grifo’ Zé Maria.
