Incompatibilità sindaco-Ternana. Bandecchi alla Lega: «Siete degli infami»

Terni – «Ho comunicato alla Federazione che giocheremo a Gubbio, Perugia o Roma. Ma tanto cedo la società e vado avanti»

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«La Ternana? Resto proprietario e presidente. Berlusconi quando era presidente del Consiglio mica ha venduto il Milan». Così Stefano Bandecchi lunedì, dopo la vittoria al ballottaggio per diventare sindaco di Terni. Due giorni dopo è arrivata la ‘doccia fredda’, soprattutto per i tifosi più legati alla gestione del patron livornese (e ovviamente preoccupati da un possibile futuro incerto). Gli uffici comunali – in particolare il segretario comunale – hanno infatto comunicato al neo sindaco Bandecchi la sua incompatibilità in base alle normative dell’ente – all’orizzonte si intravedono già polemiche, accuse ed eventuali repliche sulla genesi di questa norma – che individuerebbero una potenziale incompatibilità da risolvere entro trenta giorni, su cui l’assemblea comunale di palazzo Spada sarà chiamata a ragionare, fra il ruolo di primo cittadino e quello di proprietario della squadra di calcio che è concessionaria dello stadio comunale ‘Liberati’. A riportare la notizia in prima battuta è stato il sito web della Tgr Umbria con un pezzo a firma di Massimo Solani.

Perché

La potenziale incompatibilità – secondo quanto riportato – sarebbe fra il ruolo di sindaco e quello di proprietario dell’Università Niccolò Cusano, azionista unica della Ternana Calcio che ha in gestione lo stadio cittadino. Dato che porta con sé anche l’impossibilità per Bandecchi, dopo l’elezione, di costruire il nuovo centro sportivo, il nuovo stadio e anche la clinica privata – in project financing – di cui a lungo si è parlato in questi mesi. Un effetto-domino che Bandecchi avrebbe liquidato spiegando che «sarà il prossimo proprietario della Ternana a costruire tutto ciò». Sulla cessione societaria invece, il patron-sindaco ha spiegato di avere già sul tavolo – da quando a suo tempo aveva annunciato la volontà di vendere il sodalizio di via della Bardesca – «tre/quattro offerte» e di essersi già attivato nel frattempo per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di serie B. Nell’annunciare la definizione della nuova giunta comunale, mercoledì pomeriggio via Instagram il neo sindaco aveva preannunciato una ‘brutta notizia’ ai ternani. Eccola servita.

Bandecchi: «Giocheremo a Gubbio, Perugia o Roma. Ma tanto la vendo»

Intervento giovedì mattina su LA7 a ‘L’aria che tira‘, programma condotto da Myrta Merlino, Bandecchi si è espresso così in merito alla vicenda: «Ho appena iniziato male (la sindacatura, ndR) perché la vecchia giunta mi ha subito presentato il conto dicendomi che siccome la mia squadra di calcio, che è la Ternana, gestisce e utilizza lo stadio di Terni, io sono in conflitto di interessi. Allora io ho già comunicato alla Federazione che dobbiamo andare a giocare a Gubbio o a Perugia o a Roma. Comunque sto vendendo la Ternana così almeno ci mettiamo a posto con lo stadio e con questo problema». Poi in conclusione di collegamento ha aggiunto: «A me il mondo del calcio non è mai piaciuto molto, non è fatto di persone da frequentare. Io ho comprato una squadra ma tutti nella vita possono sbagliare. Vendo la Ternana perché mi è stato detto dalla destra ternana che sarei incompatibile e non volendo dimettermi come sindaco, cedo la società. Poi comprerò un’altra squadra da un’altra parte».


LE REPLICHE

FdI: «Il Tuel parla chiaro. Basta conoscere le norme»

La replica arriva dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: «La campagna elettorale è finita e ci aspetteremmo da parte del neo sindaco comportamenti e dichiarazioni consoni al nuovo ruolo. Purtroppo – affermano i consiglieri comunali di FdI – già nei primissimi giorni del mandato abbiamo dovuto ascoltare dichiarazioni provocatorie ed offensive nei confronti delle istituzioni che dimostrano anche la poca conoscenza delle norme. Come quelle sul tema delle incompatibilità. Quest’ultime sono stabilite dal Tuel all’articolo 63 e nessun organo del consiglio comunale, quindi tantomeno la giunta comunale, può modificare con propri atti. Nel momento in cui Bandecchi si è candidato a sindaco avrebbe dovuto conoscere bene quanto previsto dal Testo unico degli enti Locali e dunque avrebbe dovuto sapere che non avrebbe potuto continuare a gestire molte delle sue attività, tra cui la Ternana. Ora se veramente dice di avere a cuore la nostra città, eviti che la nostra squadra sia costretta a giocare altrove o che sia messa nelle condizioni di retrocedere di categoria. La smetta inoltre di fare propaganda spicciola screditando quanto la precedente amministrazione ha fatto, anzi approfitti dell’eredità che gli è stata consegnata e che ha ridato a Terni opportunità di crescita e sviluppo e si metta al lavoro con la serietà e il rispetto che meritano tutti i ternani».

VIDEO – PARLA MARCO CECCONI (FDI)

La Lega: «La sindacatura comincia proprio male»

Anche la Lega di Terni interviene con una nota: «Sono bastati pochi giorni affinché il castello di carte di Bandecchi iniziasse a cadere sotto il peso delle promesse elettorali irrealizzabili. Ci sembra incredibile che lo stuolo di avvocati che collaborano con il nuovo sindaco non lo abbia informato della differenza tra un regolamento comunale e il Tuel (Testo unico enti locali) che, all’articolo 63, indica le condizioni che possono causare incompatibilità. Chi si approccia a ricoprire il ruolo di sindaco anche di un piccolo paese, tanto più di una città importante come Terni, dovrebbe almeno conoscere le incompatibilità conseguenti al suo futuro ruolo, ma a quanto pare non è il caso di Bandecchi. Siamo sgomenti e allarmati da tanta ‘leggerezza’. Eppure sarebbe bastato leggere per capire che non può essere certo un regolamento comunale a limitare il diritto di esercitare una funzione politica elettiva. Ciò che ha fatto il consiglio comunale, non certo l’ultimo weekend ma ormai molto tempo fa, è di votare una modifica che delega gli uffici e i dirigenti a verificare eventuali incompatibilità e segnalarle a chi viene eletto così da evitargli conseguenze legali. Detto questo, era abbastanza evidente, e ci dispiace che molti cittadini ternani non lo abbiano capito prima del voto, che un sindaco non possa dare in gestione uno stadio pubblico tramite convenzione al proprietario di una squadra di calcio quando quel ruolo è ricoperto…vdallo stesso sindaco. Ci chiediamo a questo punto – conclude la Lega ternana – cosa accadrà con il Ternanello, con la gestione del PalaTerni e con il progetto stadio-clinica. Bandecchi da imprenditore sarebbe stato più utile alla città di quanto lo sarà mai da sindaco, visto che sono bastati solo pochi giorni per far cadere le molte promesse elettorali e bloccare sul nascere progetti che avrebbero sicuramente giovato a Terni. Amministrare è una cosa seria, e con queste premesse, comincia davvero male l’esperienza da sindaco di Bandecchi».

Bandecchi alla Lega: «Avete fatto un regolamento da infami»

È lo stesso Bandecchi, in tarda serata, a replicare – alla sua maniera – via Instagram: «Ho letto il comunicato della Lega, certo un partito che è scomparso completamente da Terni e che non riesce a esprimere nemmeno un candidato… Ho letto esattamente quello che è stato scritto e i miei avvocati conoscono bene il regolamento. Pensano che voi siete dei cazzoni allucinanti e pensano che voi avete sbagliato. Non avete ancora ben compreso: io venderò la Ternana e non costruirò niente per colpa vostra, perché secondo me voi siete degli infami e avete fatto un regolamento da infami. Io vi sto prendendo per il culo, perchè in realtà sto semplicemente addossando a voi le responsabilità che voi avete. Uno stadio, pensate un po’».

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