Ordini degli ingegneri di Rieti Viterbo e Terni: nuove sinergie per aumentare la qualità dei servizi
La collaborazione tra gli Ordini degli ingegneri di Terni, Rieti e Viterbo attraverso il progetto ‘RI–VI–TER’ rappresenta «un modello di sinergia che può portare a un significativo miglioramento della qualità dei servizi offerti». A fare il punto, in una nota, è l’Ordine di Terni presieduto da Andrea Sconocchia.
«Questa iniziativa – si legge -, avviata prima della pandemia e potenziata nel tempo, ha recentemente integrato anche l’attività di audit sul sistema di gestione della qualità. L’audit interno condotto il 13 gennaio dai presidenti degli Ordini degli ingegneri di Rieti e Viterbo, Lia Tozzi e Alessia Fattori, auditor qualificati per lo schema ISO 9001:2015, ha avuto come obiettivo principale la verifica di efficacia ed adeguatezza del sistema di gestione della qualità dell’Ordine di Terni. Che ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2015 a partire da febbraio 2024 ed è estensore delle linee guida nazionali per la certificazione di qualità degli Ordini professionali, curate dal presidente dell’Ordine di Terni Andrea Sconocchia».
«Durante l’audit è emerso il valore di un confronto costruttivo, che ha permesso di analizzare e discutere le procedure organizzative e gestionali esistenti, con una riflessione sulle strategie di programmazione e sorveglianza da attuare. L’esito positivo dell’audit ha offerto spunti di miglioramento per ciascun Ordine coinvolto, sottolineando la necessità di mettere a sistema queste esperienze condivise. L’implementazione di sistemi di gestione della qualità – prosegue l’Ordine di Terni – non solo migliora le prestazioni organizzative, ma promuove anche una maggiore standardizzazione dei processi, elemento cruciale per una gestione efficace».
«Attualmente in Italia solo circa l’8% degli Ordini degli ingegneri ha ottenuto la certificazione ISO 9001:2015. Un aumento di questa percentuale potrebbe facilitare un proficuo scambio di informazioni e buone pratiche, contribuendo al miglioramento complessivo dei servizi offerti agli iscritti in termini di efficacia ed efficienza. L’auspicio è che le attività svolte possano costituire un esempio di buona prassi da adottare a livello nazionale, per garantire un elevato standard di qualità e uniformità, riducendo al contempo i rischi associati ai processi di competenza degli Ordini».