Rinvio al prossimo 24 novembre – dalla prima udienza sono trascorsi circa tre anni e mezzo e poco più di cinque, invece, dai fatti – per il processo che vede imputate tre persone – erano cinque ma in due hanno patteggiato – accusate di diffamazione aggravata verso alcune vigilesse del Corpo della polizia Locale di Terni. L’ultima si è tenuta lunedì mattina in tribunale ed ha visto la deposizione dell’ex comandante del Corpo, Federico Boccolini. La vicenda prende le mosse da una multa elevata nell’agosto del 2017 da una vigilessa fra via Fratini e via Cavour. Un verbale ‘indigesto’ e finito sulla graticola dei social dove non erano mancati commenti di stampo sessista e piuttosto volgari. Il fatto non era andato giù a diverse appartenti alla polizia Locale che, oltre a spogere denuncia, si sono poi costituite parte civile nel contesto del procedimento penale avviato dalla procura della Repubblica. A rappresentarle ci sono gli avvocati Loris Mattrella, Federica Sabbatucci e Manuela Landi. Fra gli imputati rimasti, figura anche un carabiniere. «La speranza – osserva una delle parti civili costituite – è che il processo possa celebrarsi in tempi più contenuti di quanto non sia accaduto finora».
Terni, offese di genere alle vigilesse: sentenza più vicina