Terni, vigilesse offese sui social: 5 a giudizio

Processo ad aprile per i ternani denunciati da ben undici agenti della polizia locale. Il parapiglia su Facebook dopo una multa, con epiteti sessisti

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Il ‘rodeo’ era partito – come spesso capita in questi casi – nell’agosto 2017 su Facebook, innescato da una multa indigesta. E giù offese, anche a sfondo sessuale, nei confronti della vigilessa ternana che aveva elevato il verbale. Prima il post, poi i commenti («bisognerebbe farle questo…», «sì giusto e poi pure quest’altro» tanto per fare degli esempi) che non erano però sfuggiti all’occhio del personale del Corpo di polizia locale di Terni e in particolare alle donne che ogni giorno operano in giro per la città. Individuare quella che si era beccata gli insulti non era stato possibile, così – ritenendosi tutte colpite direttamente – in undici avevano sporto denuncia, assistite dall’avvocato Massimo Proietti.

Cinque imputati, undici persone offese

Le successive indagini della procura di Terni – pm Barbara Mazzullo – si sono concentrate su cinque soggetti, tutti uomini ternani di età diverse – ora citati direttamente a giudizio di fronte al giudice monocratico con l’accusa di diffamazione. Il processo inizierà il prossimo aprile e ciò che è rilevante è che tutte ed undici le vigilesse sono state citate come persone offese, pronte – attraverso l’avvocato Proietti – a costituirsi parti civili nell’ambito del procedimento. «La decisione della procura – osserva il legale – rappresenta anche una volontà di perseguire condotte che in passato spesso restavano impunite ma a cui va posto un argine, per scongiurare una deriva pericolosa e decisamente pesante per le professioniste e le donne spesso colpite direttamente.»

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