Il 32° campionato nazionale CKA di kung fu, svoltosi lo scorso weekend al Palabarton di Perugia, ha rappresentato un’importante vetrina di abilità, spirito combattivo e crescita personale. Il bilancio del team Kung Fu Terni, guidato dal maestro Luca Primavera, può dirsi positivo, «nonostante alcune sconfitte. L’evento – prosegue la nota del team ternano – ha messo in luce un notevole livello tecnico e il coraggio di affrontare ogni sfida con disciplina e determinazione, a prescindere dal risultato».
Con circa 800 partecipanti provenienti da scuole di kung fu di tutta Italia, la competizione ha visto gli atleti della Kung Fu Terni «distinguersi in diverse categorie, dimostrando dedizione e impegno. Anche chi non è riuscito a salire sul podio – spiega la nota – ha evidenziato significativi progressi tecnici e mentali, affrontando ogni incontro con un atteggiamento positivo e senza mai arrendersi, qualità ampiamente apprezzate sia dal pubblico che dai maestri».
Tra i risultati più rilevanti, da segnalare l’argento di Filippo Antolini nel sanda a contatto pieno. Nella categoria light sanda, ottimi argenti per Gabriel Castiglione, Jacopo Digiovanni, Enzo Di Tella e Francesco Tacconi, quest’ultimi due alla loro prima esperienza di gara. Spiccano inoltre le prestazioni di Leonardo Aureli e Angelo Tanas che, nella stessa categoria, hanno ottenuto il massimo riconoscimento, conquistando la medaglia d’oro.
Per quanto riguarda le competizioni di forme, eccellente il risultato di Gabriel Castiglione che ha raggiunto il secondo posto nella categoria mani nude livello A, e di Greta Frattaroli che ha dimostrato grande tenacia, guadagnandosi un bronzo nelle mani nude e un argento nella categoria con armi.
Anche gli atleti della scuola ternana impegnati nel tuishou hanno lasciato il segno, nonostante la loro limitata esperienza. Greta Frattaroli, Armando Bianchi ed Edoardo Rizzo hanno ottenuto un meritato secondo posto, mentre Sofia Falcini, Lorenzo Falcini, Nicola Vinciarelli, Daniele Vincenti e Lorenzo Rizzo hanno conquistato il gradino più alto del podio, portando alto il nome del kung fu umbro.
I maestri Primavera e Bufi sottolineano come i risultati, «seppur non sempre eccellenti, rappresentano un’opportunità per gli atleti di sviluppare resilienza e trarre insegnamento dalle esperienze vissute. Il messaggio principale resta quello di trasformare le difficoltà in occasioni di crescita, mantenendo viva la motivazione per il futuro».