La gratitudine di Luigi Viola: «Salvato dalla cardiologia di Terni»

In un’intervista al quotidiano ‘Metropolis’ l’ex centrocampista ha spiegato il problema che ha messo fine alla sua carriera: «Scoperto al ‘Santa Maria’ grazie al dottor Donzelli»

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Una cardiomiopatia aritmogena che nella vita di ogni giorno non dà tendenzialmente alcun problema, ma del tutto incompatibile con l’attività sportiva agonistica. Per questo Luigi Viola, che oggi allena l’under 16 della Ternana Calcio, ha dovuto smettere con il calcio giocato a neanche 30 anni. Nell’estate del 2019, e dopo aver vinto il campionato con la Juve Stabia, aveva firmato un contratto con la società di via della Bardesca. Ma gli accertamenti medici hanno quasi subito imposto lo stop: dapprima temporaneo e poi definitivo. Da un lato, l’amarezza di aver concluso così il suo bel percorso sportivo, dall’altro la fortuna di aver scoperto una problematica di salute che si sarebbe potuta rivelare fatale. A raccontare la storia del calciatore campano, grato all’ospedale di Terni e al dottor Stefano Donzelli della struttura complessa di cardiologia, è stato il quotidiano ‘Metropolis’ in un articolo di Cristina Esposito.

Il dottor Stefano Donzelli

I sospetti confermati dall’esame

Viola ha raccontato così al quotidiano campano il passaggio decisivo per la sua carriera ma anche per la sua salute, al momento delle visite agonistiche dopo essere giunto a Terni: «Avevo una cicatrice sul cuore. Inizialmente mi hanno fermato per sei mesi, in cui sono stato totalmente a riposo. Poi è arrivata la diagnosi: soffro di una cardiomiopatia aritmogena, una patologia innocua per la vita di tutti i giorni, ma assolutamente incompatibile con l’attività agonistica. Ringrazierò a vita il dottor Donzelli che ho incontrato qui a Terni e che mi ha davvero salvato la vita. Vedendo le mie prove da sforzo, i miei holter, ha voluto sottopormi ad una risonanza cardiaca con mezzo di contrasto. Così è venuta fuori questa situazione che mi ha cambiato la vita».

La nuova scommessa

«Nella sfortuna – afferma Luigi Viola nell’intervista a ‘Metropolis’ – mi sento fortunato per essermi trovato in una società come la Ternana che non mi ha abbandonato anzi, inizialmente mi ha affidato un ruolo nell’ambito dello scouting che mi permetteva di vivere comunque l’ambiente, lo spogliatoio ed i miei compagni. Ho anche dato una mano al mister». Dopo l’ottenimento del patentino, l’ex centrocampista originario di Napoli – ma che tante soddisfazioni si è tolto con la maglia delle ‘vespe’ stabiesi – all’inizio della stagione 2020/2021 ha ricevuto il nuovo incarico: allenatore dell’under 16 della Ternana Calcio. Una soddisfazione e, soprattutto, una scommessa per ripartire. Con lo stesso entusiasmo di quando era lì in mezzo al campo a smistare palloni.

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