La mafia lo uccise, Orvieto lo ricorda

Commemorato l’agente di polizia Roberto Antiochia, di Terni, assassinato insieme a Ninni Cassarà nel 1985

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Sono passati trent’anni, da quel tragico 6 agosto 1985, ma la polizia di Stato, Orvieto e Terni non hanno dimenticato Roberto Antiochia, il giovane agente – aveva appena 23 anni – trucidato dalla mafia nell’antentato di Palermo in cui perse la vita anche il vice questore aggiunto Ninni Cassarà.

La stele che ricorda Roberto Antiochia

La stele che ricorda Roberto Antiochia

La commemorazione Giovedì mattina ad Orvieto, in Piazza Cahen, davanti alla sede del commissariato di Pubblica sicurezza, si è tenuta la cerimonia di commemorazione – vi hanno preso parte il parroco del Duomo di Orvieto; il vice questore vicario, Andrea Pietroiusti; il dirigente del commissariato di Orvieto, Antonello Calderini e i rappresentanti dell’Anps (Associazione nazionale della polizia di Stato) – ed è stata deposta una corona di alloro davanti alla stele che ricorda il tragico evento, nel sede della polizia orvietana intitolata al giovane agente medaglia d’oro al valor vivile, che al ritorno dalla ferie, seppur prossimo al trasferimento a Roma, aveva deciso volontariamente di fare da scorta al suo ‘Capo’. Alla cerimonia è seguito il rito religioso.

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