La Procura: Esposito, accuse infondate

Nei giorni in cui l’ex responsabile di Pediatria prende servizio a Parma, il sostituto procuratore Mario Formisano ha chiesto l’archiviazione per le accuse di truffa

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La Procura di Perugia ha ritenuto ‘infondate’ le accuse rivolte alla professoressa Susanna Esposito, indagata per truffa per l’utilizzo scorretto del badge e l’attività extramoenia in giorni non consentiti: per questo il sostituto procuratore Mario Formisano ha chiesto l’archiviazione per l’ormai ex responsabile della clinica pediatrica del Santa Maria della Misericordia di Perugia, ora a Parma.

SUSANNA ESPOSITO A PERUGIA – ARCHIVIO UMBRIAON

Rapporto conflittuale con Perugia

La richiesta di archiviazione – stata depositata all’ufficio gip di Perugia e sulla quale ora dovrà pronunciarsi il giudice – arriva proprio nei giorni in cui la Esposito arriva a Parma per assumere un nuovo incarico, non senza polemiche verso la città che prima l’ha accolta poi l’ha messa in difficoltà, impedendole di fatto – questo è quanto lei ha sempre dichiarato – di portare a termine il proprio lavoro.

Il post della professoressa Esposito

«Una bastonata, di quelle forti»

La Procura è giunta a tale scelta ritenendo infondata la notizia di reato, in quanto gli elementi acquisiti «non appaiono idonei a sostenere l’accusa». Evidente che le accuse abbiano danneggiato la vita professionale della Esposito, fino a costringerla a cambiare aria. Ricordiamo che il suo nome era riemerso lo scorso aprile nell’inchiesta Concorsopoli in quanto alcune intercettazioni hanno fatto emergere il presunto progetto che puntava a screditarla, dopo che lei aveva denunciato alcune anomalie nella gestione dei medici del suo reparto. Particolarmente significativa una intercettazione in cui si sentiva che alla Esposito bisognava dare «una bastonata, di quelle forti».

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