di Giovanni Cardarello
Buona notizia alla vigilia delle feste natalizie per gli operatori commerciali, per quelli del turismo e, in generale, per i cittadini dell’Umbria e delle Marche. Il prossimo 18 dicembre, una delle infrastrutture principali al servizio dei due territori confinanti, tornerà a funzionare regolarmente. Parliamo della popolare, amata e odiata al tempo stesso, strada statale 452 meglio conosciuta come La Contessa.
Il tratto di strada che parte da Madonna del Ponte, alle porte di Gubbio e che, distaccandosi sulla strada statale 219 di Gubbio e Pian d’Assino, punta dritta verso nord-est e si innesta nelle Marche a Pontericcioli, frazione del comune di Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino. La strada statale lo scorso 17 aprile era stata chiusa al traffico dall’Anas (Gruppo FS Italiane) che dal 2019 ha in gestione il tratto, per realizzare una serie di interventi di ripristino strutturale. Gli interventi, per un investimento complessivo di 6 milioni di euro, prevedevano in particolare la demolizione del vecchio impalcato in calcestruzzo del viadotto e la realizzazione di un nuovo impalcato in acciaio. A questo si aggiungeva il rinforzo delle pile e delle spalle esistenti.
Ma non solo. In parallelo Anas ha realizzato interventi di ripristino strutturale e idraulico della galleria adiacente, per una spesa, in questo caso, di 3,4 milioni di euro. Lavori che erano stati sospesi per evitare una doppia chiusura in termini di tempistica. Tutti lavori però fondamentali per garantire la sicurezza della circolazione e, al tempo stesso, prolungare il ciclo di vita delle opere. La fine dei lavori, come annunciato da Anas con una nota dello scorso 12 aprile, era prevista per il Natale del 2023 ed il piano di lavori è stato pienamente rispettato. Così lunedì 18 dicembre, a sette giorni esatti dal Natale, la statala sarà riaperta al traffico veicolare.
La ripresa della circolazione sulla Contessa ristabilisce un collegamento primario tra l’Umbria e le Marche, interrompendo l’isolamento di tanti operatori economici che in questi nove mesi di chiusura hanno subito un danno non indifferente. Non da ultimi quelli turistici: secondo quanto riferisce Assobalneari, infatti, la contrazione di turisti dall’Umbria verso località come Fano e Marotta, nel 2023 è stata importante. Ma tutto questo, ormai è solo un ricordo, oltre che un’eccezione positiva nella sfera dei lavori pubblici in Italia. «È stato rispettato il cronoprogramma – spiega al portale VivereUrbino.it il responsabile della CNA di Fano, Fausto Baldarelli – ed in Italia anche questo rappresenta in sé una notizia».